ROMA Nicola Morra, presidente del gruppo parlamentare M5S, ha “portato” in Senato – durante la discussione sul ddl anti-corruzione – le parole del Papa. Il parlamentare (di Cosenza ed eletto in Calabria), ha compiuto il gesto in segno di “protesta” per il fatto che l’Aula non ha accolto la sua proposto di applicare il Daspo (divieto di partecipare a manifestazioni sportive) anche per chi è stato condannato per corruzione.
Ha cercato di far passare il messaggio del Pontefice appoggiando al microfono uno smartphone con su un video registrato, poi si è tappato il naso con una grossa molletta, accusando la maggioranza di fare «progetti di legge spot». Il presidente di turno, Linda Lanzillotta, ha definito «inaccettabili» questi metodi.
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