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Infocontact, firmata l'intesa per il call center di Rende

ROMA Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl hanno firmato l’intesa che prevede la cessione del call center Rende (ramo d’azienda di Infocontact, azienda commissariata), a Comdata. La Cgil non ha firmato. Do…

Pubblicato il: 27/03/2015 – 11:23
Infocontact, firmata l'intesa per il call center di Rende

ROMA Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl hanno firmato l’intesa che prevede la cessione del call center Rende (ramo d’azienda di Infocontact, azienda commissariata), a Comdata. La Cgil non ha firmato. Dopo il commissariamento di Infocontact, si legge nella nota dei sindacati firmatari, si è aperto un lungo confronto con i sindacati al ministero dello Sviluppo per avviare la cessione dei rami di azienda di Rende a Comdata e quello di Lamezia Terme ad Abramo con l’obiettivo di salvaguardare circa 1800 posti di lavoro. Oggi si è conclusa la procedura per il conferimento del ramo di Rende a Comdata e la salvaguardia occupazionale per 332 lavoratori e 130 lavoratori a progetto, «che in Calabria rappresenta una boccata di ossigeno per l’altissimo tasso di disoccupazione». L’accordo tra Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni, insieme alla maggioranza delle Rsu e la dirigenza di Comdata, «è avvenuto a seguito di un referendum democratico dei lavoratori che ha dato il via libera all’intesa che prevede una riduzione delle ore lavorate e la salvaguardia del 97% del perimetro aziendale, il mantenimento degli scatti di anzianità e l’inquadramento professionale. Fistel, Uilcom E Ugl esprimono soddisfazione perché in mancanza di accordo si sarebbe arrivati al licenziamento dei lavoratori e la perdita delle commesse. Inoltre l’accordo consente la continuita’ occupazionale con gli stessi diritti (mantenimento art 18) cosa che non sarebbe avvenuto se i lavoratori fossero stati licenziati e successivamente assunti con contratti a tutele crescenti previsti dal Jobs Act. Fistel, Uilcom e Ugl «si augurano di trovare una soluzione anche per i lavoratori di Lamezia Terme ad oggi inesistente perché l’acquirente Abramo non ha accettato le richieste del sindacato di assumere i lavoratori con le condizioni di Comdata ma esclusivamente a 4 ore». Intanto i commissari hanno aperto per il sito di Lamezia Terme le procedure di licenziamento dei lavoratori.

Per Giorgio Serao della segreteria nazionale Fistel Cisl c’è «soddisfazione per la salvaguardia dell’occupazione attraverso l’accordo sottoscritto che era l’unico accordo possibile. L’unico acquirente era Comdata che voleva assumere tutti i lavoratori a 4 ore. La Fistel si è battuta per una riduzione di orario meno drastica: i Full time da 8 a 6 ore e i Part Time da 6 ore a 4. Nella difficile crisi dei Call center purtroppo il sindacato e i lavoratori sono stati lasciati soli dal Governo che non e’ riuscito a trovare misure di tutela contro le delocalizzazioni, gare al massimo ribasso e cambi di appalto. Tante parole e niente fatti, purtroppo una parte del sindacato e’ destinata ad assumersi le responsabilita’ che altri non sentono di assumersi». Soddisfazione anche da parte del segretario nazionale Uilcom, Pierpaolo Mischi «per essere riusciti a salvare oltre 450 posti di lavoro la cui quasi totalità sono ragazze e ragazzi calabresi». «Si è usciti così – aggiunge Mischi – da una vicenda molto complessa e delicata quale quella di un inevitabile fallimento». Oggi «si potrà riportare una maggiore serenità in un territorio martoriato dalla disoccupazione, soprattutto dei giovani» e «si potrà guardare al futuro con maggiore ottimismo».

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