Occhiuto e Santelli: intervenire subito su Oriolo

CATANZARO I deputati di Forza Italia Jole Santelli e Roberto Occhiuto hanno presentato un’interrogazione al presidente del Consiglio e ai ministri dell’Interno, dell’Ambiente e della Tutela del territorio e dello Sviluppo economico sui movimenti franosi verificatisi nel comune di Oriolo. “Ad essere colpite dagli eventi calamitosi – mettono in evidenza Santelli e Occhiuto – sono state due delle frazioni più popolose del Comune, comportando l’evacuazione immediata di numerosi nuclei familiari, l’interruzione dei principali servizi pubblici, quali quello scolastico, di distribuzione d’acqua potabile, di energia elettrica e di telefonia. Gli eventi hanno inoltre compromesso il sistema viario interno, causando gravi disagi lungo le strade provinciali. Il 5 aprile è stato attivato un tavolo tecnico permanente nella Prefettura di Cosenza al fine di garantire un’azione di monitoraggio del fenomeno e di coordinamento della attività da porre in essere nella fase emergenziale, fornendo ogni utile contributo anche nella successiva fase di individuazione delle misure necessarie per la messa in sicurezza del territorio” ma “le attività economiche della zona, prevalentemente di natura agricola, hanno subito una paralisi delle loro attività con conseguenti ripercussioni negative sul tessuto socio-economico dell’intera area”.

A giudizio dei due parlamentari, inoltre, “le risorse stanziate dalla Regione Calabria per affrontare lo stato emergenziale, circa 500mila euro, sarebbero insufficienti per la risoluzione delle problematiche idrogeologiche che affliggono molteplici zone a rischio della Calabria”. Nell’interrogazione Santelli e Occhiuto chiedono di sapere “quali iniziative i ministri interrogati intendano adottare sia al fine di garantire alla popolazione colpita dagli eventi franosi il supporto necessario per consentire l’erogazione dei servizi essenziali, sia di tutelare fattivamente, tramite l’utilizzo di strumenti straordinari in materia di riconoscimento dello stato emergenza derivante da calamità naturali, le attività economiche e produttive presenti nel territorio”. Inoltre sottolineano la necessità di “predisporre un piano che coinvolga i livelli istituzionali preposti, volto alla programmazione e attuazione di politiche attive nel campo della prevenzione del rischio idrogeologico”.