«Un posto in lista per Scajola in cambio di nessun veto su Scopelliti»

REGGIO CALABRIA Un posto in lista per Scajola in cambio di nessun veto per Scopelliti. È questo il patto che tramite Lorenzo Cesa, l’imprenditore Vincenzo Speziali, oggi attivamente ricercato per ordine della Dda di Reggio Calabria, avrebbe proposto all’attuale ministro dell’Interno Angelino Alfano, all’epoca ancora numero due del Pdl. A svelarlo è lo stesso Speziali in una delle conversazioni intercettate e riportate nell’ordinanza con cui il gip Oga Tarzia ha chiesto l’arresto dell’imprenditore. A Scajola, si legge nella sintesi della Dia, Speziali «dice di aver visto Lorenzo Cesa perchè lo aveva chiamato. Gli ha detto che ha già fatto una riunione per le liste e domani mattina hanno una riunione lui ed Alfano da soli perchè lui dirà che ha una possibilità».
Un’iniziativa che non piace per niente a Scajola, che interrompendolo esclama «che lui non ha una possibilità… poi dice che così lo mette in una condizione che lo rovina». Ma Speziali insiste, spiegando che «Lorenzo dirà ad Alfano di avere una possibilità che vorrebbe percorrere ovvero convincere una persona (Claudio) ma poi non devono fargli muro altrimenti mette il veto su Scopelliti. Questo è quanto Lorenzo riferirà ad Alfano. A quel punto, dice Vincenzo, se Lorenzo ed Alfano si lasceranno in bonis, chiamerà Claudio e gli chiederà la sua disponibilità». Scajola sembra a dir poco terrorizzato dall’iniziativa di Speziali, cui sottolinea «che questa è una idea di Vincenzo e non una sua idea. Claudio ha paura che questa cosa esca fuori nel momento in cui può essere che Berlusconi lo metta in lista. Vincenzo risponde che così non è. Claudio ribadisce che questo è il suo pensiero».

a. c.