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Agguato a Catanzaro, ucciso "Toro seduto"

CATANZARO È morto Domenico Bevilacqua, il nomade di 56 anni ferito stamattina a Catanzaro con alcuni colpi di pistola. Bevilacqua era giunto in condizioni molto gravi nell’ospedale di&…

Pubblicato il: 04/06/2015 – 8:31
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Agguato a Catanzaro, ucciso "Toro seduto"

CATANZARO È morto Domenico Bevilacqua, il nomade di 56 anni ferito stamattina a Catanzaro con alcuni colpi di pistola. Bevilacqua era giunto in condizioni molto gravi nell’ospedale di Catanzaro, a causa soprattutto dei colpi di pistola ricevuti alla testa, ed inutili si sono rivelati i tentativi dei medici di salvargli la vita. L’uomo – più noto come “Toro seduto”, considerato lo storico capo degli zingari, gruppo ritenuto vicino ai clan della zona – era stato raggiunto da diversi colpi di pistola nel quartiere Aranceto, una delle roccaforti della comunità rom di Catanzaro. Dopo l’agguato Bevilacqua, 54 anni, era stato trasportato d’urgenza in condizioni disperate all’ospedale di Catanzaro. A sparare sarebbe stata una persona poi fuggita a bordo di una moto guidata da un complice. Accanto al corpo è stata rinvenuta una pistola calibro 9, forse quella detenuta da Bevilacqua per difesa personale. Trovati anche 7 bossoli, anche se sulla provenienza non ci sono elementi. 

foto 1

Il 4 aprile 2005, Bevilacqua era sfuggito a un altro agguato. L’uomo fu ferito a colpi d’arma da fuoco mentre si trovava a Catanzaro Lido. I colpi lo raggiunsero al viso e a un braccio tanto che si rese necessario un delicato intervento chirurgico per la ricostruzione del volto. Dalle indagini, emerse che la decisione di uccidere il boss fu assunta dai clan del Crotonese.

 

Alessandro Tarantino

a.tarantino@corrierecal.it

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