CATANZARO «Lei equivoca e sposta l’attenzione dal problema vero, cioè il futuro della Cardiochirurgia reggina. Io non ho inteso ledere la sua professionalita’, ma ho evidenziato un fatto: lei non possiede la specializzazione in cardiochirurgia». È quanto afferma la deputata del Movimento 5 Stelle, Dalila Nesci, replicando al direttore dell’Unità operativa di Cardiochirurgia dell’Università di Catanzaro, Pasquale Mastroroberto che in una nota aveva risposto ai contenuti di una precedente presa di posizione della parlamentare. «Ciò diventa ancora più singolare – prosegue Nesci – alla luce delle tabelle ministeriali sulle equipollenze delle specialità. La sua, che è chirurgia toracica, non risulta equipollente a cardiochirurgia, e viceversa. Contesta pure questo? A dispetto della falsità che d’impulso mi ha attribuito, ho invece constatato fatti provati, che lei ha inteso quale discredito, perfino paventando azioni legali che sa infondate. Circa, poi, i dati di mortalità della Cardiochirurgia che dirige, come avevo precisato essi mi sono stati riferiti – assieme a quelli di altri centri – dal commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera di Reggio Calabria. Lo stesso li ha rilevati da documenti ufficiali e passati in precedenza ad alcuni giornalisti, che li hanno commentati in una mia conferenza stampa».
«Pertanto, signor Mastroroberto – sostiene ancora Nesci – rivolga le sue doglianze, se corrette, in altre direzioni. Infine, piuttosto che ai miei interventi politici, credo che lei debba dedicarsi alla sua Cardiochirurgia, unica al mondo in un ospedale senza pronto soccorso e, soprattutto, priva di terapia intensiva dedicata, le rammento obbligatoria per legge, con tutti i rischi conseguenti. Su questa mancanza, da parlamentare presenterò, a tutela dei pazienti, un’interrogazione al ministro e un esposto alla magistratura, per verificare la presenza di tutti i requisiti di legge nell’unità operativa da lei diretta. Infine, per valutare i presupposti di un’eventuale querela al suo indirizzo, le anticipo che chiederò formalmente tutti i dati certificati circa l’oggetto del contendere».
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