CATANZARO «A scanso di equivoci intendo ribadire con forza un concetto inequivocabile che dovrebbe stare alla base del protocollo d’intesa Università-Regione: la facoltà di Medicina ubicata in località Germaneto nella città capoluogo di regione è l’unica facoltà di Medicina regionale e il suo Policlinico è patrimonio dell’intera Calabria. La Cardiochirurgia pubblica che ne fa parte è, per tale ragione, una specialità chirurgica di tutti i cittadini calabresi. Tutti dovremmo concorrere, da Reggio, passando per Vibo sino a Cosenza, affinché questa specialità, nel rispetto di tutti, possa essere potenziata e non lavorare perché venga privata o delegittimata nelle proprie funzioni. Consiglieri comunali, regionali e soprattutto deputati, hanno il dovere di lavorare perché questa disciplina chirurgica si rafforzi nell’interesse dei calabresi e della regione». Lo afferma in una nota il consigliere comunale di Catanzaro Vincenzo Capellupo.
«Il campanilismo becero – continua l’esponente del Pd – non fa bene a nessuno. La Cardiochirurgia del Policlinico di Catanzaro, nonostante il Policlinico non disponga di un pronto soccorso tradizionalmente inteso, rientra da diversi anni nella rete dell’emergenza cardiologica e cardiochirurgica della Calabria e ci meraviglia che importanti esponenti della politica calabrese, come alcuni deputati, siano all’oscuro di questo, forse strumentalmente per alimentare inutili azioni campanilistiche sotto i dettami di qualcuno. L’ex direttore dell’unità operativa di Cardiochirurgia del Policlinico lamentava alcuni limiti del reparto già in passato, limiti, tuttavia, non invalicabili ma certamente riparabili con alcuni interventi, soprattutto oggi con l’imminente accorpamento/integrazione Pugliese-Policlinico. Ma ripeto, questo deve essere l’interesse non solo della classe dirigente catanzarese bensì di tutta la politica regionale. Noi? non ci sogneremmo mai un domani, nel caso in cui la facoltà di Architettura di Reggio piuttosto che la facoltà di Ingegneria di Cosenza dovessero versare in un deficit strutturale, di proporre il loro trasferimento in una altra città calabrese, denaturando la vocazione e il tessuto strutturale e sociale di quel centro; non è nostro interesse da cittadini calabresi. Oggi serve grande senso di responsabilità da parte di tutta la classe politica – conclude Capellupo – a partire dai consiglieri comunali per finire alla deputazione parlamentare che più di ogni altro dovrebbe essere al di sopra delle parti e garantire gli interessi pubblici, di tutta la cittadinanza calabrese».
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