Le potenzialità dell'agricoltura nel libro di Oliverio e Laratta

ROMA «È inscindibile il legame sedimentato negli anni tra agricoltura e cultura del resto comporre un buon brano musicale, dipingere un bel quadro o coltivare con tradizioni millenarie un vitigno è frutto di una stessa cultura». Lo ha detto il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, intevenendo alla presentazione alla Camera del libro “Il cuore e la terra” scritto dal capogruppo Pd in commissione Agricoltura, Nicodemo Oliverio e dal componente del Cda di Ismea, Franco Laratta, già deputato della Repubblica.

Il libro, edito da Rubbettino, racconta un viaggio sorprendente nel “pianeta agricoltura”, che dimostra quanto sia forte e viva l’agricoltura italiana, quanto abbia saputo resistere, a prezzo di grandi sacrifici, alla grande crisi e alla recessione. E, cosa davvero importante, quanto l’universo dei giovani “senza futuro”, quelli che la grandi crisi ha lasciato ai margini, sia oggi fortemente interessato al ritorno alla terra, alla natura, quindi all’agricoltura. Sempre più giovani, infatti, si dedicano allo studio delle Scienze agrarie, sempre più giovani vogliono diventare imprenditori agricoli. Imprenditori moderni, tecnologicamente attrezzati, ma rispettosi dell’ambiente e delle tradizioni.