COSENZA Il Sole 24 Ore ha bocciato l’Unical. E adesso Repubblica “boccia” il Sole 24 Ore. Le hit parade delle università italiane vanno prese, al solito, con le pinze. Anche perché rischiano di smentirsi a pochi giorni di distanza. Accade puntualmente: il quotidiano diretto da Ezio Mauro riabilita l’Università della Calabria e la posiziona al terzo posto tra gli atenei di grandi dimensioni (quelli che contano tra 20mila e 40mila iscritti). L’Unical, preceduta solo da Perugia e Pavia, ottiene una performance da 110 (i voti si distribuiscono come quelli di laurea) nei servizi e va benissimo anche nel settore delle borse di studio (dove guadagna un bel 103). Va bene nel web (92), mentre lascia a desiderare per le strutture e l’internazionalizzazione. La media complessiva – fissata a 91,4 – è comunque una delle migliori d’Italia.
Complessivamente, Arcavacata è all’undicesimo posto tra gli atenei statali, tra i quali primeggia l’università di Siena, con una media superiore a 100. Va decisamente peggio alla “Mediterranea” di Reggio Calabria, decima i piccoli atenei (quelli con meno di 10mila iscritti) e alla “Magna Graecia” di Catanzaro, undicesima, penalizzata soprattutto dalle performance nel campo delle borse di studio e internazionalizzazione (tra le peggiori in Italia).
L’ateneo del capoluogo può comunque consolarsi con l’aumento della dotazione nel Fondo di finanziamento ordinario.
Ha dunque, di che gioire il rettore dell’Unical Gino Crisci. Amareggiato dopo la pubblicazione della classifica del giornale di Confindustria, Crisci aveva addirittura aperto all’ipotesi che quella graduatoria fosse un modo per favorire gli atenei del Nord nel periodo delle iscrizione. Si sarà sentito meglio dopo aver letto questa frase su Repubblica: «Ai vertici ci sono quasi esclusivamente università del Nord e del Centro Italia, con l’eccezione dell’università della Calabria, terza dei Grandi atenei».
CRISCI: «UNA BELLA NOTIZIA» «La classifica dà valore al nostro modello organizzativo – commenta a caldo e con soddisfazione il rettore dell’Unical, Gino Mirocle Crisci – ma che ci fa ben sperare per il futuro, visto che, rispetto ad alcuni parametri di valutazione, le nostre potenzialità non sono ancora riuscite ad esprimersi pienamente. Se da un lato registriamo un significativo incremento, per esempio, del punteggio relativo al nuovo portale, peraltro suscettibile di ulteriori miglioramenti, dall’altro, siamo convinti di poter raccogliere buoni frutti, il prossimo anno, anche in quei settori ancora non pienamente valorizzati, ma impegnati in un duro e importante lavoro che darà certamente i frutti sperati». La Grande Guida 2015/2016 sarà in edicola lunedì 27 luglio. E la valutazione del Censis fornirà anche una fotografia d’insieme dei servizi erogati da ogni ateneo, dei corsi di laurea e delle attività di ricerca. «Credo sia una bella notizia nella quale tutti i calabresi possono identificarsi – commenta ancora il rettore Crisci – e che gli studenti in procinto di iscriversi all’Università avranno modo di valutare attentamente: scegliere l’Università della Calabria, come dimostra la classifica Censis-la Repubblica, e come quotidianamente verificano migliaia di giovani della nostra regione e di ogni parte del mondo, significa guardare al futuro con maggiore fiducia. All’Unical – conclude Crisci – vantiamo livelli didattici e scientifici di assoluto valore, ma offriamo agli studenti l’opportunità di vivere un’esperienza unica, scegliendo il percorso di studi più congeniale alle aspirazioni degli studenti, che sono aiutati a essere protagonisti di un concreto progetto culturale e professionale».
p. p. p.
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