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«Rifiuti radioattivi nel Cosentino, si faccia chiarezza»

COSENZA «Il governo faccia chiarezza sull’eventuale presenza di rifiuti radioattivi nel Comune di Lattarico in seguito alle affermazioni del pentito Mattia Pulicanò apparse recentemente sulla stampa»…

Pubblicato il: 04/08/2015 – 11:12
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«Rifiuti radioattivi nel Cosentino, si faccia chiarezza»

COSENZA «Il governo faccia chiarezza sull’eventuale presenza di rifiuti radioattivi nel Comune di Lattarico in seguito alle affermazioni del pentito Mattia Pulicanò apparse recentemente sulla stampa». Lo afferma il deputato M5s Paolo Parentela, dopo aver depositato un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Ambiente. «Da sempre – aggiunge Parentela – la mia azione parlamentare è volta a portare a galla i misteri relativi all’interramento di rifiuti tossici e radioattivi in Calabria. Ho più volte interrogato il governo per tentare di comprendere la reale portata del fenomeno, che spesso e volentieri ha fatto orecchie da mercante. A distanza di sei mesi non siamo neanche riusciti a conoscere i risultati delle indagini conoscitive condotte attraverso un elicottero sui cieli della Calabria, che sarebbero dovuti essere pubblici entro fine febbraio e che ancora risultano essere avvolti da un alone di mistero».
 Il Cinque Stelle continua: «Il governo e il Pd non vogliono avviare il registro tumori ed il registro epidemiologico in Calabria, che potrebbe dare una mano per comprendere l’incidenza tra neoplasie tumorali e la presenza di rifiuti tossici sul nostro territorio. Nel frattempo in Calabria si muore in silenzio, mentre la vecchia politica continua ad essere complice delle organizzazioni criminali attraverso un’inoperatività che puzza di collusione». 
«È evidente – conclude Parentela – che il governo non vuole affrontare seriamente il problema dei rifiuti tossici in Calabria, perché non sa da che parte iniziare con le operazioni di bonifica che peserebbero non poco sulle casse dello Stato. A quanto pare i cittadini calabresi non hanno il diritto di vivere in un territorio salubre e pulito e vengono sacrificati sull’altare della convenienza economica».

 

LE PAROLE DEL PENTITO L’interrogatorio del pentito Mattia Pulicanò è apparso sull’edizione di lunedì del Quotidiano del Sud. Le dichiarazioni del 28enne sono state depositate agli atti di un’inchiesta antimafia, e ripropongono una questione spinosa e preoccupanti. Secondo il collaboratore di giustizia – un esponente del clan Lanzino – i rifiuti tossici sarebbero stati seppelliti a Lattarico, nella frazione Regina. Li avrebbe portati lì Cipriano Chianese, avvocato ritenuto una figura di spicco nel clan dei Casalesi, che l’antimafia campana considera il pioniere dell’infiltrazione delle cosche nel settore dei rifiuti. A parlare a Pulicanò della storia sarebbe stato nel 2012 un imprenditore che avrebbe organizzato l’affare. Il trasporto sarebbe stato una contropartita che per gli appalti che Chianese gli aveva fatto prendere nel corso degli anni.

 

E OLIVERIO TELEFONA AL SINDACO DI LATTARICO Il presidente della Regione Mario Oliverio ha contattato telefonicamente il sindaco di Lattarico Antonella Blandi per esprimere la solidarietà, anche a nome della giunta ai cittadini del centro cosentino. È quanto comunica, in una nota, l’ufficio stampa dell’esecutivo. «In relazione alle notizie diffuse dalla stampa circa l’eventuale presenza di rifiuti tossici nel sottosuolo del territorio del Comune di Lattarico – si legge nella nota – la giunta regionale auspica ogni opportuna iniziativa, da parte dell’autorità giudiziaria, sulla veridicità delle dichiarazioni rese nel procedimento penale, oggetto di notizie. Il presidente Oliverio ha assicurato la più ampia collaborazione degli organismi regionali ai fini dell’accertamento dei livelli di rischio e l’attivazione di ogni iniziativa volta alla salvaguardia del territorio ed alla tranquillità delle popolazioni». 

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