Caulonia, in fiamme il centro per la cultura

CAULONIA Mani ignote hanno dato alle fiamme il Centro per la diffusione delle arti e della cultura popolare di Caulonia che fra un mese avrebbe dovuto aprire i battenti. Secondo le prime ricostruzioni, i vicini avrebbero sentito un boato quindi avrebbero visto le fiamme invadere il sottotetto per poi estendersi rapidamente al resto dell’edificio. Solo il rapido intervento dei vigili del fuoco di Siderno ha evitato che l’incendio si propagasse rapidamente coinvolgendo altre abitazioni, ma i danni sono ingenti. Chi voleva distruggere il centro non si è limitato a darlo alle fiamme, ma ha anche cosparso di acido infissi, pavimenti e ingresso. Un conto approssimativo parla di circa 50mila euro di danni, che fanno lievitare sensibilmente l’importo finale di 405mila euro che aveva permesso al consorzio Caec di aggiudicarsi il lavoro, poi materialmente realizzato dalla ditta Costram di Decollatura. Ad assegnarlo però non era stato il Comune di Caulonia, ma la Stazione unica appaltante. Potrebbe essere questo il motivo dell’attentato alla struttura? La ditta afferma di non aver mai ricevuto pressioni e gli investigatori rimangono prudenti, ma il sindaco Giovanni Riccio lanci a l’allarme sull’escalation di tensione nella Locride. «Bisogna alzare l’asticella dell’attenzione generale – dice –. Dopo Locri, Bianco, l’attentato ripetuto al sindaco di Gioiosa, l’incendio al compattatore di quel Comune, quello successivo allo scuolabus di Martone, questo di Caulonia fa perdere la serenità».