«I liquami finivano in mare»

PAOLA È partito con una delicata richiesta della difesa il processo contro la maladepurazione sul Tirreno cosentino. Figlia dell’inchiesta portata avanti dalla Procura di Paola che ha portato sul banco degli imputati i vertici delle aziende che negli anni hanno gestito gran parte dei depuratori dei comuni rivieraschi.
Si tratta di Domenico Albanese, Gessica Plastina, Raffaele Romeo e Rosaria Rita Mazzacuva accusati, a vario titolo, di frode nell’esecuzione dei contratti per la gestione degli impianti di depurazione, smaltimento illegale di rifiuti e, soprattutto, disastro ambientale per la costa tirrenica cosentina.
L’eccezione mossa dall’avvocato Mazzacuva, difensore di alcuni degli indagati, si fonda sull’utilizzabilità di alcuni atti prodotti dall’accusa. Secondo il legale, ci sarebbe un’irregolarità nella formazione del fascicolo d’inchiesta. Un riserva che se accolta depotenziarebbe seriamente l’intero impianto accusatorio. Una contestazione che ha portato la corte presieduta da Paola Del Giudice a sospendere per diverse ore l’udienza per poi riservarsi di decidere sul merito dopo la produzione di ulteriori documenti da parte dell’accusa.
Nel corso dell’udienza è stato ascoltato il maresciallo Giovanni Pugliese, all’epoca dell’inchiesta a capo dell’ufficio della capitaneria di porto di Paola. In circa quattro ore, il sottufficiale della marina ha ricostruito le fasi salienti dell’inchiesta portata avanti in circa due anni su molti depuratori della costa. Pugliese ha ricordato le operazioni svolte sul campo tra cui l’intervento avvenuto dai suoi uomini a seguito della segnalazione telefonica nel giugno del 2010 di uno sversamento di liquami fognari provenienti dal depuratore di Paola. E l’attività svolta per individuare cause e responsabilità sull’inquinamento che in quegli anni interessava alcuni comuni del Tirreno cosentino. Dopo la deposizione del sottufficiale l’udienza è stata aggiornata al 16 febbraio, quando saranno ascoltati ulteriori testimoni dell’accusa.

Roberto De Santo
r.desanto@corrierecal.it