Uccide il cognato per un parcheggio, condannato a 20 anni
REGGIO CALABRIA Ha ucciso il cognato a colpi di fucile per diverbi legati a un parcheggio e per questo è stato condannato a 20 anni di carcere Natale Secondo, sessantaseienne di Reggio Calabria (fraz…

REGGIO CALABRIA Ha ucciso il cognato a colpi di fucile per diverbi legati a un parcheggio e per questo è stato condannato a 20 anni di carcere Natale Secondo, sessantaseienne di Reggio Calabria (frazione Gallina), arrestato a poche ore dall’omicidio del parente.
Per lui, il gup Bennato ha escluso l’aggravante della premeditazione, chiesta invece dal pm Sara Amerio, che in sede di requisitoria aveva ricordato tanto i pessimi rapporti da tempo esistenti fra i due cognati, come la dinamica dell’omicidio, immortalata dalle telecamere e confermata dalla figlia della vittima, il settantasettenne Cosimo Pietro Vadalà. Alla base – hanno svelato le indagini – c’erano antichi dissapori legati al parcheggio di quello stabile di via Cafari a Gallina, che è costato la vita a Vadalà.
Per Secondo, quella strada era sua e solo sua, non poteva tollerare che il cognato avesse messo un paletto per dividerla. Per questo, quella mattina del 3 dicembre del 2014, è uscito di casa pronto all’ennesima lite con Vadalà. Ma sotto la giacca, che portava sul braccio, Secondo nascondeva il suo fucile da caccia.
Come da copione, ripetuto mille e mille volte, i due iniziano a discutere, i toni si alzano, volano parole grosse. Poi Vadalà si accorge del fucile che il cognato stava nascondendo e tenta di strapparglielo di mano, ma partono due colpi che lo raggiungono al torace e alle gambe. Del tutto inutile si rivelerà la corsa in ospedale. Agli ospedali Riuniti, i medici non potranno fare altro che constatare il decesso.
a. c.