LAMEZIA TERME Una lunga discussione quella che ha portato all’approvazione del piano economico e finanziario e dell’aliquota Tari del comune di Lamezia. Oltre all’implementazione della differenziata in 12 zone del territorio – come già annunciato qualche giorno fa dalla stessa Multiservizi –, il piano prevederà la rateizzazione della Tari in 5 rate bimestrali, con un leggero aumento della stessa imposta.
«Una rivoluzione della normalità», la definisce Mascaro, che verrà incontro non solo alle esigenze dei lametini, ma contribuirà anche al raggiungimento della famosa soglia del 65% di differenziata e quindi a una diminuzione della stessa imposta. Per ora l’aumento, posto all’attenzione del Consiglio, sarà – secondo il sindaco – di circa 1,50€ a bimestre, e altro non è che la conseguenza di una “pulizia” delle utenze improprie che è stata portata avanti negli ultimi mesi. Circa 1.500 utenze fantasma sono state depennate dall’elenco generale e un milione e mezzo di euro sarà ripartito tra gli utenti effettivi del territorio. «Un sacrificio iniziale – lo ha definito Mascaro – che servirà a migliorare nel futuro immediato il servizio stesso».
Tra i contrari al piano Mimmo Gianturco che, nonostante sia stato uno dei sostenitori della rateizzazione della Tari, ha posto il problema degli evasori e, soprattutto, ha messo in discussione l’assenza in Consiglio dei revisori che si sono occupati del piano. Questione su cui si è soffermato anche il consigliere Rosario Piccioni, anche lui contrario alla delibera. Pasqualino Ruberto, oltre al voto sfavorevole, ha voluto rimarcare la questione del bilancio 2016, che ancora non è stato discusso. Intervento, il suo, che è stato anticipato nel pomeriggio da una lettera indirizzata al presidente del Consiglio De Sarro in cui chiede un esplicito coinvolgimento dell’assemblea per la discussione del bilancio di previsione.
Durante la seduta sono stati discussi e approvati anche altri regolamenti. Per quanto riguarda le spese di rappresentanza, c’è stata una piena adesione dell’amministrazione alla linea suggerita dalla Corte dei conti basata sulla trasparenza e sulla sobrietà. «Già da nove mesi abbiamo adottato questa linea per evitare sprechi che possano gravare sul bilancio», ha spiegato Mascaro.
Il regolamento sull’acquisizione in economia di servizi, lavori e fornitura sarà adeguato al codice degli appalti riferito al dlgs 163/2006. Un provvedimento che si è reso necessario prima dell’entrata in vigore del nuovo codice degli appalti, ha spiegato il sindaco, per «scongiurare ulteriori rallentamenti di alcuni importanti lavori in corso», che se non adeguati potrebbero subire un blocco.
Partecipata è stata anche la discussione sul regolamento sulle unioni civili, approvato all’unanimità dei presenti. Il provvedimento comprende inoltre anche l’apertura di alcuni immobili di pregio della città per la celebrazione dei matrimoni civili. Tra questi i Bastioni di Malta, il castello normanno-svevo, il chiostro di San Domenico e l’abbazia benedettina. Il sindaco ha inoltre tenuto a precisare che in tempi brevi saranno verificate le agibilità dei luoghi indicati e saranno rese note le tariffe riferite ai servizi per l’utilizzo delle location.
Adelia Pantano
redazione@corrierecal.it
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