Cosenza, la sinistra si raccoglie attorno a Formisani
COSENZA La sinistra, quella che ancora mancava, si raccoglie attorno a Valerio Formisani, medico a cui le associazioni, la sinistra radicale, Sel, Sinistra Italiana, Rifondazione e il mondo del volon…

COSENZA La sinistra, quella che ancora mancava, si raccoglie attorno a Valerio Formisani, medico a cui le associazioni, la sinistra radicale, Sel, Sinistra Italiana, Rifondazione e il mondo del volontariato affidano il compito di espugnare palazzo dei Bruzi. L’avversario non è solo il liberismo che pure in città da tempo ha conquistato l’egemonia, attraverso un’idea mercantile degli spazi comuni, ma anche quel centrosinistra a cui la sinistra radicale imputa non solo un’assenza rispetto ai bisogni reali, ma anche la mancanza di quelle peculiarità che storicamente appartengono al mondo del lavoro e della solidarietà. E questi temi quindi diventano per Formisani le pietre angolari su cui costruire un nuovo corso. Ecco quindi che il lavoro e la liberazione dal bisogno, rappresentano la sola via per restituire dignità alle persone e agli spazi condivisi. In una sala assai affollata, dentro cui le facce degli ormai vecchi militanti dei movimenti si mischiavano a quelle allegre dei giovani, c’erano anche le tracce di una ineludibile mescolanza di culture ed etnie. Infatti al fianco di Formisani sedeva Ibrahim Diop, senegalese che vive a Cosenza, dove sono nati i suoi figli. Perché una delle battaglie della lista “Cosenza in comune” è quella della cittadinanza allargata a tutte le persone che abitano la città. Dentro questa lista si intravede ancora l’antico seme dell’esperienza che portò nell’ormai lontano 1993 l’associazione Ciroma a presentare una lista. Da quel tempo quasi tutto è cambiato, salvo forse il bisogno di una nuova e più vitale municipalità condivisa.
m. giac.