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Pressioni per la nomina del primario, condannato Chiaravalloti

CATANZARO È stato condannato a un anno di reclusione con interdizione temporanea dai pubblici uffici per la durata della pena, Giuseppe Chiaravalloti, ex governatore della Calabria, accusato di con…

Pubblicato il: 19/04/2016 – 16:27
Pressioni per la nomina del primario, condannato Chiaravalloti

CATANZARO È stato condannato a un anno di reclusione con interdizione temporanea dai pubblici uffici per la durata della pena, Giuseppe Chiaravalloti, ex governatore della Calabria, accusato di concussione assieme all’ex assessore regionale Saverio Zavettieri che è stato assolto per non aver commesso il fatto. Per l’ex governatore della Calabria è stata comunque ordinata la sospensione condizionale della pena e la non menzione della condanna. Il procedimento che si è concluso oggi davanti al tribunale collegiale di Catanzaro, presieduto da Tiziana Macrì, risale al 2012 quando vennero rinviati a giudizio l’ex assessore alla sanità Gianfranco Luzzo, Chiaravalloti, Zavettieri e Saverio Cipri, medico dell’ospedale di Reggio Calabria. Secondo l’accusa, pesanti pressioni erano state fatte dagli imputati per garantire a Saverio Cipri il posto di primario in Neurochirurgia. Per gli imputati era intervenuta la prescrizione, alla quale avevano rinunciato sia Chiaravalloti che Zavettieri. Martedì, in sede di requisitoria, il pubblico ministero Fabiana Rapino aveva chiesto una condanna a tre anni per Giuseppe Chiaravalloti e l’assoluzione per Saverio Zavettieri.



LE TESTIMONIANZE È una vicenda controversa e parecchio lontana nel tempo quella che ha portato alla condanna di Chiaravalloti. I fatti risalgono al 2005, periodo in cui vennero vennero commessi, secondo le indagini, gli abusi per la nomina del primario di Neurochirurgia. Lo scorso tre marzo sono stati sentiti in aula Renato Carullo, Saverio Zavettieri e Gianluigi Scaffidi. Renato Carullo, ex direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Reggio Calabria, ha testimoniato di quando venne aggredito con diversi epiteti da parte dell’allora presidente della Regione Calabria Giuseppe Chiaravalloti.
Carullo ha raccontato di avere avuto due colloqui con Chiaravalloti. Uno alla presenza di Gianfranco Luzzo, nel corso del quale i due politici avrebbero detto che volevano certezze sulla nomina di Cipri, e un secondo nella sede della giunta regionale alla presenza di Luzzo e Zavettieri, che secondo la testimonianza di Carullo lasciò la stanza prima della fine della discussione. Una discussione forte e animata nel corso della quale Chiaravalloti lo offese a causa della nomina di Cipri alla quale Carullo si era opposto. Un’aggressione confermata anche da Zavettieri il quale ha, però, affermato che Carullo sarebbe stato offeso per alcune esternazioni sulla stampa, non lusinghiere nei confronti della stessa giunta che lo aveva nominato e non per questioni legate alla nomina del primario. Ha parlato di «richieste indecenti da parte della politica», Gianluigi Scaffidi all’epoca direttore sanitario e presidente della commissione che doveva decidere per la nomina del primario a Neurochirurgia. Scaffidi ha parlato di di forti pressioni, in particolare da parte di Luzzo, per avere la certezza sulla nomina di Cipri. «Una vicenda mortificante», l’ha definita l’ex direttore sanitario che, visto il suo rifiuto a piegarsi, si vide recapitare un fax da Luzzo col quale gli comunicavano mezz’ora prima del concorso che non aveva i titoli per fare il direttore sanitario.

Alessia Truzzolillo
a.truzzolillo@corrierecal.it

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