Medici assenteisti? «No, erano fuori per lavoro»
COSENZA I medici, quando non erano fisicamente in ufficio, erano fuori ma esclusivamente per motivi di lavoro. Lo hanno riferito, in udienza, diversi testimoni sentiti lunedì, nel foro bruzio, ne…

COSENZA I medici, quando non erano fisicamente in ufficio, erano fuori ma esclusivamente per motivi di lavoro. Lo hanno riferito, in udienza, diversi testimoni sentiti lunedì, nel foro bruzio, nell’ambito del processo Ippocrate. Si tratta dell’inchiesta scaturita da indagini su falsi invalidi avviate nel 2010, che coinvolgono medici, funzionari e impiegati amministrativi del distretto di Rende dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza. Gli episodi contestati dalla Procura risalgono al periodo compreso tra febbraio e aprile del 2009. Gli imputati sono accusati, a vario titolo, dei reati di truffa e falso.
Nell’operazione – che fece molto clamore all’epoca – finirono tra gli altri anche l’ex coordinatore provinciale del Pdl Sergio Bartoletti, l’ex presidente del consiglio comunale di Cosenza Pietro Filippo e il sindaco di San Fili Ottorino Zuccarelli. Tutti coinvolti in qualità di medici.
Sentito come testimone anche l’ex dg dell’Asp di Cosenza, Franco Petramala, che rispondendo alle domande del pubblico ministero Giuseppe Cozzolino (titolare dell’inchiesta assieme al collega Antonio Bruno Tridico), ha riferito in merito alla posizione della dottoressa Nucci e ha ribadito come l’imputata in realtà quando non era in ufficio svolgeva servizio all’esterno, ovvero visite a domicilio. Le indagini, condotte per quasi due anni dalla sezione di Cosenza nord della polizia stradale, avevano rilevato, nel corso di alcuni controlli, irregolarità in merito al riconoscimento dell’invalidità civile a decine di persone. E anche che il personale dell’Azienda sanitaria si allontanasse in modo ingiustificato dal posto di lavoro. Il processo è stato aggiornato al prossimo 27 giugno.
mi. mo.