COMUNALI 2016 | Per Papasso un trionfo alla Occhiuto

«Mi sentivo un sindaco in cassa integrazione. Beh, stanotte la cassa integrazione è finita e si ricomincia il lavoro». Gianni Papasso dà linfa all’epopea dei sindaci abbattuti dalla sfiducia solo per tornare più forti di prima, più votati di prima. A Cassano allo Ionio, dove il primo cittadino si riproponeva agli elettori, i cittadini non hanno avuto dubbi, Per lui è arrivato un sonante 60,08% trainato da due liste civiche, Idea futuro e Per amore di Cassano, che hanno preceduto i simboli storici del consenso come quello del Psi e il Pd. Papasso tiene a debita distanza il suo sfidante più pericoloso, Ivan Iacobini, fermo al 28%. Più lontani Franco Tufaro, al 10%, e Alessandro Rusticani, all’1,8%. 
Se Papasso può tornare al lavoro, non potrà farlo per una manciata di voti Nicodemo Parrilla, che a Cirò Marina si ferma al 48,02% e non riesce a spuntarla al primo turno. Quando le sezioni scrutinate sono 12 su 14, è praticamente certo che dovrà vedersela con Roberto Siciliani. Distanziata e al terzo posto Nelly Brisinda, candidata del Pd, che raccoglie il 20,47%.
Sarà ballottaggio anche a Rossano. Qui mancano ancora dieci sezioni (su 32), ma il quadro vede Stefano Mascaro (candidato del centrosinistra) al 20,65%. Finisse così, dovrebbe affrontare al secondo turno Ernesto Rapani, di Fratelli d’Italia, al 19,16%. Poco meno di 200 voti più indietro c’è Flavio Stati, che rappresenta i movimenti ed è al 17,95. Chiudono la fila Tonino Caracciolo (13,75%), Giuseppe Antoniotti (12,55), Giuseppe Caputo (9,58) – tutti e tre riconducibili al centrodestra – e Stanislao Acri del M5s (6,68%).