Tallini: «Occhiuto batte il Partito della nazione, ma è Oliverio il grande sconfitto»

«Un unico vincitore e tanti sconfitti. Mario Occhiuto, con la sua travolgente ed entusiasmante volata, manda a casa il Partito della nazione firmato Verdini, ma soprattutto chiude anticipatamente l’era Oliverio alla Regione». Secondo il consigliere regionale di Forza Italia Mimmo Tallini la chiave di lettura del voto di Cosenza è inequivocabile. «Il candidato del Partito democratico – prosegue – non raggiunge nemmeno il 20%, mentre i suoi alleati “verdiniani” raccolgono risultati praticamente insignificanti. Un po’ come accaduto a Napoli dove il candidato Renzi-Verdini non arriva al ballottaggio. Il grande sconfitto in Calabria ha però un nome e un cognome: Mario Oliverio. Il governatore – aggiunge Tallini – ci ha messo la faccia in questa campagna elettorale cosentina, nel cuore del suo feudo elettorale, dispiegando tutta la macchina clientelare di cui la Regione dispone. Ha cercato di annebbiare le idee ai cosentini con operazioni di facciata, come l’annuncio del nuovo ospedale e della metropolitana, ma senza riuscire a nascondere il fallimento accumulato già nei primi 18 mesi di presidenza».
«Sono stati puniti l’immobilismo, la sostanziale incapacità di affrontare i problemi, la totale assenza di programmi e di idee di un centrosinistra che nella nostra regione è già alle corde. Si pensi che ben quattro delle sei grandi città calabresi (Cosenza, Catanzaro, Vibo Valentia e Lamezia Terme) sono governate dal centrodestra e che due sono state conquistate (prima Lamezia Terme, poi Cosenza) con Oliverio regnante. La popolarità di Oliverio – conclude il consigliere regionale – è ai minimi storici. Si votasse oggi, il centrodestra non avrebbe difficoltà a riprendersi la guida della Regione. Chissà se questo non possa avvenire a breve».