HORROR SHOW (speciale elezioni) | Ma il Pd ha vinto a Poggiobello

di Pietro Bellantoni

MARIO OCCHIUTO
(Neo sindaco di Cosenza)

«Grazie. Me lo aspettavo».

CARLO GUCCIONE
(Ex candidato a sindaco di Cosenza)

«Non dobbiamo mollare ma restare in piedi, i prossimi mesi non saranno tranquilli. Purtroppo il nostro progetto politico non è passato. Ora passeremo all’analisi del voto». Un pallottoliere per Carletto!

ERNESTO MAGORNO/1
(Segretario regionale Pd)

«Guccione è stato un condottiero valoroso. È vero, il nostro progetto di trasparenza e chiarezza non è stato compreso. Credo che Cosenza lo capirà molto presto».

ERNESTO MAGORNO/2

«Il Pd della città di Cosenza richiede una rifondazione politica e organizzativa. Proporrò di affidare alla responsabilità di Carlo Guccione il compito di organizzare il congresso straordinario del partito». Ora è tutto chiaro: è una congiura.

JOLE SANTELLI
(Coordinatrice regionale Fi)

«La gente si riconosce nel civismo che si abbraccia alle esperienze politiche credibili respingendo la riperpetuazione di offerte progettuali consunte e desuete. È uno straordinario esempio di voto politico, pensante e strettamente legato alla fattualità, alla cultura, alle dimensioni di un contesto intergenerazionale sorprendente». Bastava un “evviva” per farsi capire.

VITTORIO SGARBI
(Assessore in pectore di Cosenza)

«Il mio primo atto di assessore della giunta Occhiuto sarà il trasferimento dei Bronzi di Riace da Reggio a Cosenza».

ENZA BRUNO BOSSIO
(Deputata Pd)

«Oggi è un brutto giorno per Cosenza. Non si tratta di non essere sportivi o di non accettare il risultato democratico. Ma non si poteva fare una scelta peggiore per il governo della nostra città. Mi auguro soltanto che quando i cosentini si sveglieranno da questo incantesimo non sia ormai troppo tardi».

KATYA GENTILE
(Ex vicesindaco di Cosenza)

«Abbiamo fatto una rincorsa incredibile e in soli 15 giorni di campagna elettorale siamo risultati essere il secondo partito più votato del centrosinistra dopo il Pd». Centrosinistra? Ma i Gentile non sono del Nuovo centrodestra? Bah.

ENNIO MORRONE
(Consigliere regionale)

La defenestrazione di Occhiuto? «Forse quell’operazione è stata un errore e i cosentini l’hanno percepita come un atto di aggressione».

GIOVANNI PAPASSO
(Riconfermato sindaco di Cassano allo Ionio)

«Mi sentivo un sindaco in cassa integrazione. Beh, stanotte la cassa integrazione è finita e si ricomincia il lavoro».

NICOLA MORRA
(Senatore M5S)

«Noi non deponiamo le armi. Sa quanto abbiamo speso per la campagna elettorale a Cosenza? Meno di 2mila euro. Come vede, ad armi pari noi ce le giocheremmo con tutti».

MIMMO TALLINI
(Consigliere regionale)

«Il Grande Sconfitto in Calabria ha però un nome e un cognome: Mario Oliverio. Il governatore ci ha messo la faccia in questa campagna elettorale cosentina, nel cuore del suo feudo elettorale, dispiegando tutta la macchina clientelare di cui la Regione dispone. Ha cercato di annebbiare le idee ai cosentini con operazioni di facciata, come l’annuncio del nuovo ospedale e della metropolitana, ma senza riuscire a nascondere il fallimento accumulato già nei primi 18 mesi di presidenza».

MICHELANGELO TRIPODI
(Ex assessore regionale)

«Il ridicolo voto ottenuto da Guccione e dal Pd che a Cosenza li vede sprofondare a percentuali assai misere è un disastro per Oliverio e per tutto il Pd calabrese che proprio a Cosenza concentra tutto il suo stato maggiore nazionale e regionale (Carbone, Magorno, Oliverio, Adamo, Bruno Bossio, Guccione, Aiello, ecc.). E in effetti il Pd in questi mesi ha schierato su Cosenza tutta la propria potenza di fuoco anche con un’utilizzazione impropria, particolare e privatistica del governo nazionale e della regione che sono stati piegati ai più bassi interessi, talvolta inconfessabili, della cucina cosentina».

GIANNI SPERANZA
(Ex sindaco di Lamezia Terme)

«In ‪Calabria‬ il ‪Pd‬ ha ucciso il ‪centrosinistra‬ il giorno dopo le elezioni regionali. Le foto con l’abbraccio a ‪Verdini‬ a Cosenza, le nomine di Gentile e Bianchi nel governo hanno fatto vergogna nel mondo».

GIULIA FRESCA
(Ex assessore e aspirante consigliere di Cosenza)

Il commento dopo i cinque – cinque! – voti ottenuti: «Evidentemente avevo la mia serenità nel fare una discreta figura. E infatti i miei voti, promessi con la certezza dell’individua
zione erano, di base, 186, ai quali aggiungere quelli di opinione e di stima. La politica sporca e becera è anche quella di togliere i voti ai candidati…».

FRANCO LARATTA
(Ex deputato Pd)

«Il “Pugilatore”, scultura greca in bronzo, conservata al Museo nazionale romano. Un po’ il simbolo del Pd in queste amministrative. Ha forza e potenzialità, ma combatte male e finisce per prenderle! Ed eccolo un po’ “suonato”, incredulo, provato dai colpi presi».
 

MASSIMO CANALE
(Dirigente Pd Calabria)

«La cosa più patetica all’indomani delle amministrative calabresi sono i commenti entusiastici per la vittoria del Pd nei comuni di Poggiobello ai sassi o di San Nicolino in Busento. Suvvia…».