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Agguato a Cosenza, Rovito conferma tutto davanti al gip



COSENZA Ha confermato la sua versione dei fatti e anche l’aggressione subita Filippo Rovito, accusato del tentato duplice omicidio dell’ex consigliere comunale di Cosenza Roberto Sacco e del figlio…

Pubblicato il: 21/06/2016 – 10:28
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Agguato a Cosenza, Rovito conferma tutto davanti al gip



COSENZA Ha confermato la sua versione dei fatti e anche l’aggressione subita Filippo Rovito, accusato del tentato duplice omicidio dell’ex consigliere comunale di Cosenza Roberto Sacco e del figlio, avvenuto dopo la mezzanotte di sabato a via Popilia. Rovito – già noto alle forze dell’ordine – è stato interrogato in carcere questa mattina dal gip Giusy Ferrucci alla presenza del suo avvocato Antonio Sanvito. Il pm Donatella Donato ha chiesto la convalida del fermo – emesso nel pomeriggio di domenica per tentato duplice omicidio, minacce aggravate e violazione della legge sulle armi – e ha chiesto la misura cautelare in carcere. L’avvocato Sanvito ha chiesto la misura meno afflittiva dei domiciliari con l’obbligo del braccialetto elettronico. Il gip si è riservata la decisione che sarà resa nota nelle prossime ore.
L’uomo era ricercato dalla notte di sabato quando gli uomini diretti dal questore Luigi Liguori si sono messi sulle sue tracce. Rovito, domenica mattina accompagnato dal suo legale l’avvocato Antonio Sanvito si è recato in Questura e ha rilasciato dichiarazioni spontanee.

IL RACCONTO DI ROVITO Rovito, 51 anni, ha spiegato agli agenti della Mobile che cosa è successo sabato scorso prima della sparatoria. Versione confermata e ribadita anche nel corso dell’interrogatorio di garanzia.
Rovito e il figlio di Sacco si sarebbero incrociati più volte nel pomeriggio – è la versione di Rovito – tra piazza Zumbini e piazza Europa. In quel frangente Rovito avrebbe ricevuto diverse telefonate sul cellulare da un numero che non avrebbe riconosciuto. Telefonate rimaste senza risposta, fin quando, sull’apparecchio dell’uomo è arrivato un sms in cui gli veniva chiesto di rispondere. Dall’altro lato c’era Roberto Sacco che gli avrebbe proposto di incontrarsi da soli nei pressi di un supermercato a via Popilia. Ma, al suo arrivo, Rovito avrebbe trovato Sacco assieme al figlio. I due, dopo una breve discussione – è sempre il racconto di Rovito -, lo avrebbero aggredito e malmenato, afferrandolo per il collo e prendendo a calci la sua macchina. A quel punto Rovito sarebbe andato via e avrebbe cambiato macchina perché – ha precisato al gip – la Alfa Romeo Mito era rimasta senza carburante (per questo motivo avrebbe preso la sua Mercedes). Così, infuriato per l’aggressione, avrebbe preso una pistola – che nascondeva in un terreno – e si sarebbe messo a girare fin quando non ha trovato i due: a quel punto ha cominciato a sparare. Ha mirato alla macchina di Sacco «fin quando non ho scaricato tutto il caricatore». Rovito subito dopo si è allontanato e ha detto agli inquirenti di aver dormito nei pressi della diga di Tarsia. Domenica mattina sua madre lo ha chiamato per avvisarlo che lo cercavano i poliziotti. Così ha deciso di recarsi in Questura accompagnato dal suo legale Antonio Sanvito.
Nell’immediatezza della sparatoria, Roberto Sacco – per fortuna rimasto illeso assieme al figlio – si è recato subito in Questura denunciando l’accaduto e fornendo le generalità di Rovito. L’ex consigliere, subito dopo, ha commentato sul suo profilo Facebook: «Sto bene per fortuna. L’autore è uno squilibrato che cammina armato e fa uso di psicofarmaci».

MOVENTE PASSIONALE Secondo quanto emerso dalle indagini – coordinate dal procuratore aggiunto Marisa Manzini e condotte dal sostituto Donatella Donato – ci sarebbero stati dissidi tra il figlio di Sacco e Rovito perché quest’ultimo lo ritiene responsabile della fine della sua relazione con la suocera del ragazzo. E – secondo quanto riferito da Rovito – il giovane lo accusava anche di parlare male di lui con la sua fidanzata. Si tratterebbe quindi di un movente passionale che – precisano gli inquirenti – è ancora tutto da verificare e chiarire. Il pm Donato nel pomeriggio di domenica ha emesso un provvedimento di fermo a carico di Rovito che è stato portato nel carcere di via Popilia. Sono in corso ulteriori accertamenti sulla dinamica dei fatti.

Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it

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