CATANZARO «Le preoccupazioni manifestate da Guccione riguardo ai presunti ritardi della Regione Calabria non hanno alcuna ragion d’essere. L’emergenza abitativa è una priorità assoluta della giunta Oliverio e tutti gli attori coinvolti stanno lavorando per assicurare un’adeguata soddisfazione dei bisogni dei cittadini. Il Dipartimento non solo ha attivato tutte le procedure necessarie per dare risposte concrete, ma sta operando in una logica di rinnovamento nell’interesse collettivo. Molte delle recenti osservazioni di Guccione sono, in realtà, apparse in un articolo del mese di ottobre 2015, e alle quali si era già data ampia risposta, che, evidentemente, deve essere sfuggita. Si spera, con questa replica, di raggiungere lo scopo per evitare ogni tipo di strumentalizzazione». L’assessore ai Lavori pubblici Roberto Musmanno e il dirigente del Dipartimento Domenico Pallaria replicano così alle osservazione del consigliere regionale del Pd Carlo Guccione, che aveva parlato di inadempienze della Regione in merito ai fondi per l’emergenza abitativa.
«Nello specifico – si legge in una nota dell’ufficio stampa della giunta – , in riferimento al programma di recupero degli alloggi Erp, ex art. 4 L. 80/2014, contrariamente a quanto sostenuto, sono da tempo in corso costanti rapporti con il ministero; prova evidente è, ad esempio, il prossimo incontro, molto importante, tra i rappresentanti del ministero e i rappresentanti del dipartimento Infrastrutture della Regione Calabria fissato per lunedì 4 luglio 2016. Nello stesso incontro – evidenziano Musmanno e Pallaria – si discuterà anche del Piano nazionale di edilizia abitativa. Il programma, di cui si lamenta lentezza nell’attuazione, è stato in realtà riavviato proprio in coincidenza dell’insediamento dell’attuale giunta regionale, nel luglio del 2015. Infatti, rispetto ai 12 interventi inseriti nello stesso piano (per un totale di 21 milioni), tra i mesi di luglio e settembre 2015 sono stati sottoscritti nove accordi di programma. I tre programmi restanti (per un totale di circa 6 milioni), a causa del mancato invio dei progetti da parte dei soggetti attuatori, sono stati avviati successivamente, tra i mesi di gennaio e febbraio 2016. Viste le difficoltà nel completamento degli interventi che alcuni soggetti attuatori stanno incontrando, nell’incontro con il ministero si discuterà anche della possibilità di prorogare i termini e completare gli interventi che questa amministrazione, dopo anni di inerzia, ha finalmente avviato».
«Per quanto riguarda il Fondo rotativo per costruire garanzie accessorie per la contrazione di mutui finalizzati all’edilizia sociale – proseguono Musmanno e Pallaria –, va sottolineato che il fondo è stato istituito nell’ambito del Fondo unico di ingegneria finanziaria con l’utilizzazione delle risorse del Por Fesr ed è operativo. L’istituzione del fondo rappresenta un importante risultato, realizzato grazie al lavoro dell’attuale giunta regionale prodotto in questi mesi, di cui probabilmente Guccione non è informato».
«Per quanto riguarda la Legge regionale 36/2008 – spiegano ancora – si precisa che, contrariamente a quanto dichiarato da Guccione, sull’apposito capitolo di bilancio i fondi necessari alla prosecuzione degli interventi in itinere sono presenti. La questione a cui ci si riferisce, probabilmente, riguarda il fatto che le recenti normative sul “Bilancio armonizzato” impediscono di impegnare i fondi. Per trovare una soluzione al problema, sicuramente rilevante e al quale si sta dando assoluta priorità, la Regione Calabria ha avviato da tempo interlocuzioni con il ministero dell’Economia e delle finanze. Il problema riguarda tutte le amministrazioni pubbliche, in particolare quelle regionali».
«Per quanto concerne il fondo nazionale per l’accesso alle abitazioni in locazione – si legge ancora nella nota –, condividiamo le preoccupazioni di Guccione. Si tratta di un finanziamento nazionale, come dovrebbe essere noto, per il quale lo Stato, con la legge di stabilità 2016, non ha stanziato fondi per l’anno in corso. Il dipartimento – proprio per far fronte a questa grave difficoltà – ha richiesto al ministero competente di poter destinare a questo scopo i fondi per la morosità incolpevole che, a livello nazionale, risulta difficile spendere, visti i requisiti estremamente stringenti. Purtroppo, la richiesta al momento non è stata accolta. La Regione, ad ogni modo, ha ben presente l’urgenza e la delicatezza della questione e sta lavorando per studiare soluzioni alternative. Riguardo alla revoca del programma di 20mila abitazioni in affitto – dicono quindi Musmanno e Pallaria –, la stessa risale al 2011, dunque non è assolutamente ascrivibile a questa giunta regionale, mentre per i contratti di quartiere si tratta di finanziamenti concessi direttamente dal ministero ai Comuni, per i quali la Regione può solo avere un ruolo di sollecitazione dell’attività dei Comuni stessi, ruolo che sta già svolgendo attraverso sistematiche e documentabili sollecitazioni agli enti inadempienti».
«Per quanto riguarda i buoni casa – proseguono –, il programma è all’attenzione della giunta regionale. Nonostante esistano molte e gravi problematiche di natura tecnico-legale, che rendono complessa la mobilitazione dei fondi, la giunta sta lavorando a possibili soluzioni di cui si darà comunicazione a breve. Nelle dichiarazioni riportate – aggiungono –, si fa riferimento a 120 milioni di euro sul conto infruttifero per l’edilizia sovvenzionata giacente presso la Cassa depositi e prestiti. A prescindere dalla inesattezza del dato (a oggi, infatti, i fondi ammontano a circa 97 milioni), si precisa che si tratta di fondi su cui sono stati avviati numerosi programmi di intervento attualmente in corso. Tali fondi sono stati oggetto negli anni passati di diverse programmazioni indipendenti da parte della Regione, che hanno creato una potenziale squilibrio finanziario. Per tale motivo, come è noto pubblicamente, la giunta regionale ha disposto nel marzo 2016 una ricognizione degli impegni giuridicamente vincolanti a valere su questo conto. La ricognizione è stata particolarmente complessa e impegnativa, visto il numero degli interventi programmati in più anni da più soggetti attuatori ed è stata recentemente completata, evidenziando che sui 97 milioni giacenti sul conto esistono impegni giuridicamente vincolanti (ovvero contratti già attivati che matureranno spesa nei prossimi mesi) per oltre 92 milioni, nonché diversi altri interventi non ancora avviati, ma autorizzati delle precedenti giunte regionali. Il costo totale di questo secondo gruppo di interventi ammonta a circa 18 milioni di euro per cui è evidente che se l’attuale giunta non fosse intervenuta, la Regione si sarebbe trovata nei prossimi anni ad affrontare una situazione di notevole squilibrio finanziario con un buco di oltre 10 milioni di euro (altro che 120 milioni giacenti e non utilizzati!)».
«La disponibilità a incontrare l’assessore Guccione per discutere dei temi di interesse di questo Assessorato – concludono Musmanno e Pallaria – è ampia e incondizionata, come pure l’obbligo di rispondere a una eventuale convocazione per audizione presso la Commissione consiliare competente. Il confronto fa parte delle buone pratiche messe in atto in questi mesi dall’Assessorato e dal Dipartimento. Da Agosto 2015, sono istituiti vari tavoli tecnici, durante i quali, tutti gli stakeholders in tema di edilizia sociale e residenziale pubblica hanno la possibilità di dialogo. Nel pieno rispetto delle regole imposte dalle leggi e dalle normative vigenti, si cerca periodicamente di discutere e trovare, laddove possibile, soluzioni condivise ai problemi. Molte di queste soluzioni hanno già trovato attuazione, con evidente soddisfazione da parte di tutti anche se, come spesso accade, si registra una scarsa rilevanza mediatica. Nelle prossime settimane sarà completata la stesura del documento che sarà sottoposto all’attenzione della giunta regionale e che conterrà il re
soconto delle attività svolte e le linee di azione per il prossimo triennio in tema di edilizia sociale e di edilizia residenziale pubblica».
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