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Ex ospedale militare, Gratteri fa il "miracolo"






CATANZARO È prevista per lunedì la conferenza dei servizi nel corso della quale si deciderà la nuova destinazione d’uso dell’ex ospedale militare di Catanzaro che passerà, in parte, al ministe…

Pubblicato il: 07/07/2016 – 14:19
Ex ospedale militare, Gratteri fa il "miracolo"






CATANZARO È prevista per lunedì la conferenza dei servizi nel corso della quale si deciderà la nuova destinazione d’uso dell’ex ospedale militare di Catanzaro che passerà, in parte, al ministero di Grazia e giustizia per ospitare i nuovi uffici della Procura del capoluogo, attualmente stipata all’ultimo piano del palazzo della corte d’Appello di Catanzaro. A un mese e mezzo dall’insediamento del nuovo procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, le pratiche per la cessione del bene – bloccata da tempo immemore dal lucchetto burocratico degli usi civici – hanno subìto un’accelerazione notevole. Il sindaco Sergio Abramo ha già firmato per la cessione della struttura al ministero della Giustizia, per 99 anni. Con l’acquisizione del bene può partire la conferenza dei servizi, alla quale seguirà la fase di progettazione ma, soprattutto, potranno essere sbloccati quei 10 milioni di euro destinati ai lavori.
La nuova Procura guarda al futuro e a quell’aumento di organico per il quale i magistrati stanno lottando da anni e che è divenuta una delle priorità del procuratore Gratteri. Lo aveva anticipato già il giorno del suo insediamento, lo scorso 16 maggio: «Con questo organico non andiamo da nessuna parte ma sono fiducioso. In questi mesi, anche prima della nomina ufficiale, ogni volta che sono stato a Roma sono andato al Ministero, ho incontrato Massimo Forciniti del Csm e ho parlato più volte con il ministro Andrea Orlando. Si sta discutendo sui numeri ma questo aumento di organico ci sarà».
I tempi oggi sono maturi visto che la prossima settimana il ministro della Giustizia Andrea Orlando presenterà al Csm la nuova pianta organica di tutti gli uffici giudiziari d’Italia, valutata su parametri come i carichi di lavoro e la densità criminale del territorio. In quella occasione Catanzaro avrà quell’aumento di organico per il quale battaglia da lungo tempo.

MIRACOLO O BUONA VOLONTÀ? Nell’ex ospedale militare verranno ospitati tutti gli uffici che rispondono alla Procura, compresi quelli della Polizia giudiziaria che attualmente si trovano in fitto in un palazzo di fronte alla corte d’Appello e costano allo Stato più di un milione di euro all’anno. Una parte del bene, invece, tornerà alla città. Tornano nella disponibilità dei cittadini, per esempio, il parco dell’ex ospedale militare e la chiesa destinata a diventare un centro polifunzionale.
Dall’inedia in cui il bene versava fino a pochi mesi fa, avviluppato dal blocco infrangibile degli usi civici, si è passati a parlare di conferenza dei servizi. Miracolo? Eppure è bastato che nel corso di una gremita, quanto compassata, cerimonia di insediamento il neo procuratore accendesse una miccia: «L’apertura della nuova sede della Procura della Repubblica a Catanzaro nei locali del vecchio ospedale militare – sono parole del 16 maggio scorso – ha un solo problema, un problema locale: su parte dell’immobile ricadono degli usi civici. E su questa materia deve decidere un magistrato della corte d’Appello e l’amministrazione della città. Io voglio conoscere questo collega e capire le intenzioni dell’amministrazione altrimenti il rischio è che si sposti tutto lontano dal centro storico e qualcuno se ne deve assumere le responsabilità. Cerchiamo di essere coerenti ciascuno per il nostro ruolo. Da parte del governo c’è la volontà di dare immediatamente inizio ai lavori. Ci sono già da parte 10 milioni di euro per i lavori. Il problema risiede a Catanzaro». L’incantesimo sembra essersi rotto da quel momento. Il 24 maggio è partito il sopralluogo sul posto con il sindaco Abramo, che non era presente all’insediamento di Gratteri ma che gli effetti di quella miccia accesa deve averli avvertiti. Giorno 11 è prevista la conferenza dei servizi e a breve, se la tabella di marcia sarà rispettata, potrebbero partire i lavori.

Alessia Truzzolillo
a.truzzolillo@corrierecal.it

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