CATANZARO «Oggi i legami tra mafia e politica sono più forti rispetto al passato». Così Nicola Gratteri, procuratore della Repubblica di Catanzaro, ospite questa mattina ad Agorà Estate su Raitre. «Si registra – ha detto ancora – un’inversione di tendenza nel fenomeno: mentre trenta anni fa erano i mafiosi ad andare dal politico per chiedere piccoli o medi favori in cambio di voti; oggi sono i politici che vanno a casa dei mafiosi per avere pacchetti voti in cambio, ad esempio, di appalti».
E intanto il procuratore capo sarà ospite anche all’edizione di giovedì pomeriggio del Tgr Calabria. «Il cittadino – afferma in un’intervista rilasciata al caporedattore Alfonso Samengo – dovrebbe avere buona memoria. Basterebbe cominciare col non votare quel partito o quel politico che viene a casa e promette posti di lavoro».
E a proposito dei legami sempre più diffusi tra ‘ndrangheta e politica Gratteri afferma. «i politici s’indignano sempre di meno, e non esitano a frequentare personaggi borderline, soprattutto quando si arriva a pochi giorni dalle elezioni e i candidati vengono presi dal panico, cominciano ad aver paura di non essere eletti e scendono a patti col “diavolo”» . E alla domanda su chi, tra politica e ‘ndrangheta, sia più influente in Calabria, il procuratore risponde senza esitazione: «La ‘ndrangheta è di gran lunga più influente».
x
x