«Scura e Urbani obbligano le Asp a indebitarsi»
CATANZARO C’è un altro decreto ad alimentare lo scontro tra Regione e Commissario al Piano di rientoro. Lo spiega una nota di Franco Pacenza, delegato del presidente della Regione in materia sanitari…

CATANZARO C’è un altro decreto ad alimentare lo scontro tra Regione e Commissario al Piano di rientoro. Lo spiega una nota di Franco Pacenza, delegato del presidente della Regione in materia sanitaria. «Con il decreto 87 del 9 agosto scorso – spiega Pacenza –, i commissari Scura e Urbani, svelano in modo esplicito il loro obiettivo: allungare il più possibile il Piano di rientro e, quindi, la loro permanenza in Calabria».
«Con il decreto 87 – prosegue la nota – i commissari “fanno obbligo” alle Asp di Catanzaro, Cosenza e Crotone a produrre nuovi debiti. Persino l’oggetto del decreto è equivoco, mentre gli allegati esplicitano tutta la pericolosità di questo atto. Basti guardare l’allegato A, di cui nel decreto si prende solo atto, per avere contezza della pericolosità e del gravissimo rischio di esporre la Regione a uno stillicidio di contenziosi che vanificherebbero qualsiasi ipotesi di fuoriuscita dal Piano di Rientro dal debito sanitario».
«Non sono in discussione diritti ma – spiega Pacenza – la pubblica amministrazione ha il dovere di verificare tutti i gradi del giudizio e di tutelare la buona amministrazione. Gli stessi operatori del comparto sanitario non possono ignorare la necessità e l’utilità di un ritorno, in tempi certi, alla gestione ordinaria della sanità in Calabria».
«Se vi sono diritti maturati in sei anni – conclude la nota – non possono essere incamerati in una sola annualità con la certezza di produrre nuovo indebitamento e l’allontanamento della fuoriuscita dal Piano di Rientro».