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Raid notturni alla sede dell’Ao di Cosenza, danni «per 50mila euro»

COSENZA Raid notturni nella sede dell’Azienda ospedaliera di Cosenza: è quanto rende noto la stessa direzione aziendale dell’Ao che, in una nota, spiega che ad accorgersi dei danni e ad allertare i c…

Pubblicato il: 03/10/2016 – 9:35
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Raid notturni alla sede dell’Ao di Cosenza, danni «per 50mila euro»

COSENZA Raid notturni nella sede dell’Azienda ospedaliera di Cosenza: è quanto rende noto la stessa direzione aziendale dell’Ao che, in una nota, spiega che ad accorgersi dei danni e ad allertare i carabinieri è stato il personale degli Istituti Riuniti di Vigilanza nel momento di riaprire la sede nella mattinata di lunedì. «Si tratta dell’ennesimo furto – fa sapere la direzione aziendale – che si aggiunge ad altri episodi in cui hanno sempre forzato gli arredi, causando danni economici di notevole entità. I ladri, entrati nello stabile, hanno forzato mobili e scrivanie danneggiando gli arredamenti di tutti i piani. Da un primo bilancio, che è ancora da conteggiare, perché non è stato possibile ancora verificare gli eventuali oggetti mancanti, il danno ammonterebbe a circa 50.000 euro».
I carabinieri, intervenuti sul posto, hanno subito provveduto ad avviare le indagini alla ricerca degli autori del raid. «Crediamo che i vari episodi – sostiene il management dell’Ao – interferiscano nella serena quotidiana attività degli uffici, nel momento in cui è stato avviato un lavoro improntato alla massima trasparenza e legalità, alla ricerca del miglioramento delle situazioni di sicurezza e di comfort alberghiero per operatori e pazienti e di ammodernamento tecnologico, finalizzato ad assicurare una migliore qualità di cure e a conseguire economicità per il Servizio Sanitario Regionale. Ci auguriamo – conclude la direzione aziendale – che gli autori vengano identificati, ma, soprattutto, che si rendano conto che ogni euro che l’Azienda dovrà impiegare per ripristinare “le malefatte” gravano sulla collettività con il risultato di intaccare le risorse destinate alla cura e all’assistenza delle persone malate».

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