Ferri: «Il lavoro di Manzini fa bene alla Calabria»
CATANZARO «Ringrazio i magistrati come il procuratore aggiunto Marisa Manzini che sono in prima linea su questo territorio». Lo ha detto il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri esprimend…

CATANZARO «Ringrazio i magistrati come il procuratore aggiunto Marisa Manzini che sono in prima linea su questo territorio». Lo ha detto il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri esprimendo «solidarietà e vicinanza» a nome del governo al magistrato in relazione a quanto accaduto alcuni giorni fa nel tribunale di Vibo Valentia dove il boss Pantaleone Mancuso, capo della cosca di Limbadi, collegato in video conferenza, ha inveito contro il procuratore aggiunto di Cosenza Marisa Manzini, applicata alla Dda di Catanzaro per seguire il processo come pm. «Magistratura e forze dell’ordine, però – ha aggiunto Ferri – non devono essere lasciate sole, hanno bisogno dell’aiuto della società civile. Hanno bisogno di una reazione da parte dei cittadini di questa regione, hanno bisogno di una politica che sia per la legalità, contro la corruzione e che blocchi le infiltrazioni negli appalti e nell’economia».
Il sottosegretario ha annunciato che presto arriveranno rinforzi, sia in termini di magistrati che di forze dell’ordine, per il distretto giudiziario di Catanzaro. «L’appello lanciato dal procuratore Nicola Gratteri per l’aumento della pianta organica della Procura è stato subito accolto dal governo. Il ministro Orlando ha già inviato la sua proposta al Consiglio superiore della magistratura. A giorni il Csm darà il suo parere e subito dopo il ministro firmerà il decreto con l’aumento di organico».
L’INCONTRO CON I PRECARI Il sottosegretario, a Catanzaro per partecipare ad una iniziativa organizzata dai Comitati provinciali del Sì per approfondire i temi della riforma costituzionale, ha raccolto poi l’invito del presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, a incontrare una delegazione dei precari che hanno espresso le proprie preoccupazioni per lo stallo della situazione nella nostra regione, rilanciando gli impegni assunti in occasione del primo confronto con i tirocinanti (e confermando quelli ribaditi nel corso del successivo faccia a faccia dei tirocinanti con il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Luca Lotti). In quella occasione sindacalisti e tirocinanti hanno ribadito la necessità di arrivare all’aumento considerevole dei posti nella Regione Calabria, in previsione del Bando ministeriale. La nutrita delegazione di precari che ha incontrato Ferri nella Sala Giunta – presenti tra gli altri anche il segretario regionale del Pd, il deputato Ernesto Magorno, il deputato Sebastiano Barbanti, il vicepresidente della giunta regionale Antonio Viscomi e i consiglieri regionali Enzo Ciconte ed Arturo Bova – era accompagnata dal segretario dell’Unione Provinciale di Catanzaro Giuseppe Mazzei e dal dirigente regionale Cisal Gianluca Persico. I precari hanno spiegato che non chiedono «alcuna forma di assistenzialismo, ma soltanto di far rispettare gli impegni precedentemente assunti con i lavoratori». Il sottosegretario Ferri ha assunto l’impegno di seguire con attenzione la vertenza: emersa la possibilità di eseguire uno screening, al ministero della Giustizia, per inserire nel prossimo bando di concorso del 21 novembre 2016 di mille unità anche la possibilità di partecipare ai Tirocinanti Calabresi esclusi dall’Ufficio del Processo. Inoltre, è al vaglio anche un possibile progetto di reintegro dei 670 calabresi esclusi dall’Ufficio del processo ministeriale attraverso un nuovo progetto tra Ministero e Conferenza Stato-Regioni: c’è da considerare che il progetto avviato dalla Regione Calabria con fondi propri ancora non è partito e i lavoratori sono senza nessuna forma di sostegno al reddito. Con questa scelta si eliminerebbe di fatto, la discriminazione attuata con il bando di novembre 2015 quando sono stati avviati solo 1.500 dei 2.600 che avevano cominciato il percorso ministero dal 2010.