Cosenza, in Procura anche i debiti fuori bilancio bocciati
COSENZA Il verbale del Collegio dei revisori dei conti risale al novembre 2014 ed è uno dei documenti chiave nell’affaire degli affidamenti diretti dei lavori al Comune di Cosenza. Lo è stato pe…

COSENZA Il verbale del Collegio dei revisori dei conti risale al novembre 2014 ed è uno dei documenti chiave nell’affaire degli affidamenti diretti dei lavori al Comune di Cosenza. Lo è stato per mesi nella polemica sulle cosiddette “ditte amiche”. Lo è diventato, a maggior ragione, dopo essere stato trasmesso alla Procura di Cosenza dal commissario prefettizio Angelo Carbone, che ha gestito l’amministrazione comunale dopo la sfiducia incassata da Mario Occhiuto e la successiva decadenza del sindaco rieletto nel 2016. Quell’atto, oggi all’esame degli inquirenti assieme a una montagna di atti che raccontano il sistema di gestione degli appalti nella città dei Bruzi, è un elenco burocratico di pratiche approvate o respinte, debiti fuori bilancio che potevano essere riconosciuti come tali oppure no.
Contiene rilievi su come le pratiche si sono sviluppate, le boccia o le approva sulla base di fredde motivazioni tecniche. E arriva a una conclusione tranciante sull’operato della burocrazia comunale: «Il Collegio censura il comportamento tenuto dai vari uffici in merito al mancato tempestivo inoltro della documentazione inerente i debiti fuori bilancio nell’esercizio di riferimento». Come un mantra (e vale anche per alcune delle pratiche approvate) i revisori dei conti ripetono che alcuni di quei debiti, pur essendo maturati molti anni fa, sono stati portati all’attenzione del consiglio comunale solo alla fine del 2014. La censura più pesante però, riguarda il settore tecnico, per il quale si «evidenzia una condotta non conforme alle previsioni del Tuel e della normativa relativa all’affidamento dei lavori pubblici che viene reiterata in maniera costante».
Non è tutto: il Collegio «chiede che venga effettuato il recupero delle somme aggiuntive (danno erariale) che dovranno essere corrisposte per inerzia da parte degli uffici» e «sollecita la tempestiva trasmissione di tutti gli atti alla Procura della Corte dei conti». Due giustizie, quella contabile e quella ordinaria, stanno spulciando quelle carte.
Per capire, ad esempio, se gli “Interventi di manutenzione ordinaria sugli impianti e centrali termiche a servizio degli edifici e scuole comunali”, affidati alla ditta Bonetti Igino & figli sas per un importo 49.978 euro siano stati giustamente “bocciati” dai revisori conti. Secondo il verbale, oltre alla contestazione sui tempi (lavori conclusi il 9 aprile 2012, debito segnalato nel novembre 2014), «il certificato di regolare esecuzione dei lavori non risulta regolarmente protocollato, i lavori in oggetto sono relativi a manutenzione ordinaria e pertanto regolarmente programmabili» ed è carente la «motivazione d’urgenza». È un ritornello che si ripete. In un caso – riguarda la riparazione di una perdita fognaria eseguita dalla ditta Cmt di Amendola Francesco, per 15.005 euro – «il certificato di regolare esecuzione porta la data del 20 marzo 2012 mentre l’ordine di servizio è datato 19 giugno 2012 e protocollato in data 26 luglio 2012». C’è una «evidente discrasia» nei tempi. Rilevata anche per la riparazione di una perdita idrica costata 19.697 euro ed eseguita dalle stessa ditta tra dicembre 2011 e gennaio 2012. Nel mirino c’è anche la riparazione di una perdita fognaria affidata alla Filvin sas il 19 dicembre 2011 per l’importo di 27.249 euro. Sempre alla Filvin si riferisce un altro debito fuori bilancio bocciato: riguarda la riparazione di perdite idriche per l’importo di 47.235 euro, prestazione effettuata nel febbraio 2012. Un’altra (questa volta la ditta è Santise costruzioni), costata 12.027 euro, è stata effettuata il 19 dicembre 2011, mentre i lavori alla linea di smaltimento delle acque piovane, effettuati dalla società Aloia Angelo per 36.853 euro, risalgono al 28 gennaio 2011 e dunque precedono l’insediamento della prima amministrazione Occhiuto. Come i “Lavori, servizi e forniture in economia per rifacimento linea idrica e di scarico servizi igienici, pavimenti e porte interne presso le abitazioni site nel villaggio rom di via degli Stadi” affidati alla ditta Site sas, per importo di 44.169 euro. Il verbale di urgenza, in questo caso, risale al 4 aprile 2011. Anche in questo caso, la pratica è stata portata «all’attenzione del Consiglio» più di tre anni dopo.
Pablo Petrasso
p.petrasso@corrierecal.it