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Festival del genero del boss a Corsico, è bufera politica

CORSICO Una vera e propria bufera si è scatenata nel mondo politico e nella società civile per il Festival dello Stocco di Mammola, in programma per questo fine settimana nel Comune di Corsico centro…

Pubblicato il: 23/10/2016 – 10:13
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Festival del genero del boss a Corsico, è bufera politica

CORSICO Una vera e propria bufera si è scatenata nel mondo politico e nella società civile per il Festival dello Stocco di Mammola, in programma per questo fine settimana nel Comune di Corsico centro dell’hinterland milanese, e annullato dopo la scoperta che tra gli organizzatori c’era Vincenzo Musitano, genero del boss della ‘ndrangheta Giuseppe Perre. Anzi il sindaco Filippo Errante eletto con una lista civica, finito sulla graticola per la sagra dello stoccafisso, ha annunciato che una fiaccolata “per la legalità contro ogni mafia” è stata organizzata per martedì prossimo: il primo cittadino sabato mattina ha anche avuto un incontro con il prefetto di Milano Alessandro Marangoni. Durante il colloquio, che fa seguito a quello di venerdì con gli esponenti del Pd Franco Mirabelli e Pietro Bussolati, il dirigente ha chiesto informazioni sulla bagarre dell’altra sera durante il consiglio comunale quando l’ex sindaco, Maria Ferrucci, mentre stava leggendo la sua interpellanza sul caso della festa gastronomica “importata” dalla Calabria, è stata insultata e bersagliata da intimidazioni da persone sedute tra il pubblico, una delle quali è già stata identificata.
Il prefetto, inoltre, ha modificato l’ordine del giorno della seduta di mercoledì prossimo del Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica: si parlerà anche del caso di Corsico. Errante ha spiegato che dalle verifiche effettuate non compare alcuna richiesta o atto relativo all’evento con la firma del genero di Perre, Vincenzo Musitano, nome apparso invece “a sorpresa” sui manifesti affissi tra sabato e domenica scorsi ai muri della cittadina.
E che su quanto accaduto l’altra sera in consiglio comunale, aveva già presentato un esposto ai carabinieri e fatto una segnalazione in Prefettura. Il senatore Mirabelli nei giorni scorsi in Commissione Antimafia aveva chiesto un approfondimento alle forze dell’ordine per «accertare il livello del tasso di criminalità e di infiltrazioni che eventualmente nasconde la vicenda». Lucrezia Ricchiuti, senatrice Pd e componente della Commissione Antimafia, parla di vicenda “grottesca” e di «ennesimo esempio della cialtronesca sottovalutazione da parte di alcuni amministratori locali delle infiltrazioni della ‘ndrangheta al Nord». «Il sindaco Errante (di nome e di fatto) dapprima – afferma – porta in giunta comunale la concessione del patrocinio di una manifestazione che – dalla Liguria alle province lombarde – è sinonimo di colonizzazione ‘ndranghetista, poi, vista la malaparata, ritira il patrocinio e annulla la festa. Un maldestro tentativo di smarcarsi da inequivocabili segnali mafiosi e da condizionamenti che sono nelle cose». I rappresentanti di Avviso Pubblico Lombardia, Davide Gentili e Maria Morena Luca’, sostengono che quanto è avvenuto è intollerabile” e esprimono vicinanza e solidarietà ai due consiglieri comunali insultati, Ferrucci e Roberto Masiero, e chiedono una spiegazione pubblica. Al sindaco è stata anche scritta una lettera da parte di Lucilla Andreucci, referente di Libera Milano e provincia e Antonio Loi, del presidio Sud Ovest A.Vassallo. «I calabresi hanno dato, da sempre, un contributo importante alla crescita del paese, ma – scrivono – prendiamo le distanze da chi fa affari con la criminalità e vive in situazioni di ambiguità. Auspichiamo pertanto che questa grave e inquietante vicenda che investe la sua amministrazione possa spingerla a sorvegliare con maggiore attenzione sugli atti intrapresi da alcuni dei suoi assessori e collaboratori»

Claudio Scarinzi (ANSA)

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