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Rubavano pigne nel Castrovillarese, denunciati

CASTROVILLARI Il personale del Corpo forestale dello Stato di Castrovillari in collaborazione con i reparti di Morano e Civita ha sorpreso cinque cittadini di nazionalità rumena, intenti ad asporta…

Pubblicato il: 28/10/2016 – 9:01
Rubavano pigne nel Castrovillarese, denunciati

CASTROVILLARI Il personale del Corpo forestale dello Stato di Castrovillari in collaborazione con i reparti di Morano e Civita ha sorpreso cinque cittadini di nazionalità rumena, intenti ad asportare strobili, comunemente chiamate pigne da alcune piante di pino. Tale attività, come è emerso dalle verifiche era praticata senza le dovute autorizzazioni. Gli uomini del Corpo forestale hanno intensificato in questi giorni i controlli nelle zone potenzialmente più a rischio per tale tipo di reato ed in prossimità delle aree in cui vi è una forte presenza di pino domestico.
Due gli interventi che hanno portato all’individuazione dei trasgressori. Il primo a Morano Calabro in località “Mazzicanino”, all’interno del Parco nazionale del Pollino dove sono stati fermati i primi due uomini intenti a trafugare le pigne, pronte per essere caricate a bordo di un’auto. Inutile la fuga a piedi dei due una volta accortisi della presenza della Forestale. Sono stati infatti rintracciati e fermati dagli stessi forestali nelle vicinanze del centro abitato.
Il secondo intervento in località “Conca del Re” di Castrovillari, dove altri tre rumeni sono stati colti in flagranza mentre raccoglievano gli strobili in una proprietà privata su alcune piante. Per entrambi i casi si è proceduto al sequestro del materiale trafugato sistemato in alcuni sacchi, oltre 10 quintali, degli automezzi in loro possesso e carichi di tale materiale oltre ad alcune aste uncinate e ramponi, mezzi utilizzati per arrampicarsi sugli alberi e prelevare gli stobili.
Questo fenomeno alimenta un vero e proprio mercato nero, gli strobili vengono usati per la realizzazione di carbone ed i pinoli venduti per il mercato dolciario, ma tale attività rappresenta anche un serio deturpamento del territorio. Infatti, spesso accade che i frutti vengano raccolti direttamente dagli alberi, con l’effetto di ridurre la naturale propagazione. Per i cinque rumeni, tutti provenienti dal Salernitano, è scattata quindi, la denuncia a piede libero per furto aggravato.