COSENZA Gigi Marulla batte Andrea Pirlo. Alla fine l’ha spuntata il Cosenza Calcio 1994-1995, quello di Negri, De Paola, Buonocore, Vanigli, Zunico oltre, ovviamente l’indimenticata bandiera rossoblu prematuramente scomparsa. Con allenatore Alberto Zaccheroni. Proprio in un derby tutto calabrese contro la Reggina 1999-2000 che per la prima volta assaporò la massima serie con i vari Baronio, Possanzini, Kallon, Pirlo stesso. E no, non è un torneo per vecchie glorie bensì la “Machenesanno’s Cup”, competizione tutta virtuale lanciata dalla pagina Facebook “Serie A-Operazione nostalgia” che raccoglie una comunità di quasi mezzo milione di utenti. Numeri da brivido, come i partecipanti alla sfida finale: qualcosa come trentacinquemila calciofili – oltre 18 mila preferenze per i silani e 17 mila e rotti per gli amaranto – che a colpi di like hanno assegnato la coppa ai lupi. Un percorso sofferto quello rossoblu che, nei turni precedenti, li ha visti sfidare l’elite del calcio d’antan come ad esempio il Foggia di Zeman ed il Brescia di Baggio e Mazzone.
Ieri, la finale. Con closing time alle 22.00 e le due società che dai profili ufficiali presenti sul social network più frequentato dagli italiani invitavano i propri supporter a sostenere i colori d’appartenenza. La febbre da like è salita col trascorrere delle ore ed è esplosa nel finale con piccolo giallo annesso, ovvero i voti provenienti da profili non proprio ortodossi a favore del Cosenza comunque prontamente eliminati dall’ideatore della pagina Andrea Bini (che da poco è affiancato addirittura dalla collaborazione del giornalista cult Carlo Nesti) e tuttavia incapaci di sovvertire il risultato. Ma d’altronde, senza qualche virulenta polemica calcistica tutta tricolore che operazione nostalgia sarebbe?
e. t.
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