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Parco Romani, tutti assolti

CATANZARO  Tutti assolti in appello, con formula “perché il fatto non sussiste”, gli imputati del processo “Parco Romani” relativo a presunti illeciti commessi nel corso della realizzazione de…

Pubblicato il: 22/12/2016 – 14:50
Parco Romani, tutti assolti

CATANZARO  Tutti assolti in appello, con formula “perché il fatto non sussiste”, gli imputati del processo “Parco Romani” relativo a presunti illeciti commessi nel corso della realizzazione del parco commerciale “Romani” di Catanzaro. Assolti dunque, Giuseppe Speziali,  ex presidente di Confindustria Calabria (condannato a 4 mesi in abbreviato il 13 maggio 2015), Giuseppe Grillo (condannato dal gup a 11 mesi e 10 giorni), ex presidente della municipalizzata “Catanzaro Servizi”, Giuseppe Gatto, ex presidente di Confindustria Catanzaro (5 mesi e 10 giorni in abbreviato), e l’avvocato Marina Pecoraro (9 mesi e 10 giorni in abbreviato). Confermate, infine, le assoluzioni di Alba Felicetti, ex dirigente del Comune di Catanzaro, Francesco Lacava, ex consigliere comunale e presidente del consiglio d’amministrazione della società Parco Romani srl; e il dirigente comunale Pasquale Costantino. Le accuse, a vario titolo contestate erano falso, abuso d’ufficio, tentata truffa aggravata, tentata percezione di fondi pubblici, corruzione, distruzione soppressione o occultamento di atti, estorsione e concussione.
Il processo prosegue in primo grado, con rito ordinario, per Biagio Cantisani ex dirigente del Comune, per l’ex consigliere comunale e presidente della commissione urbanistica dell’Ente, Giulio Elia, e l’ex sindaco di Catanzaro Rosario Olivo. L’inchiesta sul parco commerciale Romani è stata avviata nel 2012 dalla Guardia di finanza di Catanzaro e verteva sulla realizzazione di un centro fieristico (che doveva sorgere nel Parco Romani) con un finanziamento statale di cinque milioni di euro al Comune di Catanzaro. In particolare, la società Argento, di cui era socio l’imprenditore Gaetano Romani (scomparso di recente e che era imputato nel processo ordinario), aveva fatto una permuta con il Comune di Catanzaro, che acquisì due immobili di proprietà degli imprenditori Giuseppe Gatto e Giuseppe Speziali. Secondo l’accusa, la permuta doveva servire a compensare un debito di oltre tre milioni di euro che Romani doveva al Comune.

Alessia Truzzolillo
a.truzzolillo@corrierecal.it

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