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«L'attentatore di Berlino diceva di essere di Reggio Calabria»

MONZA «Abbiamo proceduto a un normale controllo su un individuo sospetto. Abbiamo attivato la procedura canonica, mi sono avvicinato per chiedergli generalità e documenti». Sono le parole di Cristian…

Pubblicato il: 23/12/2016 – 14:56
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«L'attentatore di Berlino diceva di essere di Reggio Calabria»

MONZA «Abbiamo proceduto a un normale controllo su un individuo sospetto. Abbiamo attivato la procedura canonica, mi sono avvicinato per chiedergli generalità e documenti». Sono le parole di Cristian Movio, 36enne agente della Polizia di Stato di Sesto San Giovanni (Milano), dal letto dell’ospedale San Gerardo (Monza). Fabrizio Sala, vicepresidente di Regione Lombardia, lo ha incontrato poco dopo la conclusione dell’operazione alla spalla a cui l’agente è stato sottoposto per la rimozione del proiettile sparato da Amri. «È sereno, sta bene ed è felice di essere stato utile. Mi ha detto di essersi insospettito perché il terrorista diceva di essere di Reggio Calabria ma non aveva un accento italiano e non aveva documenti». Poi ha aggiunto che «questo ha ulteriormente allarmato gli agenti e la reazione è nata durante la perquisizione. Loro hanno attivato una normale procedura, è stata un’azione di Polizia che è andata benissimo».
Intanto, da ambienti investigativi si apprende che hanno dato esito negativo le verifiche condotte dalla polizia a Reggio Calabria su un’eventuale presenza in passato di Anis Amri o su suoi contatti con qualcuno che risiede nella città calabrese. Dagli accertamenti svolti non è emersa una presenza sul territorio di Amri e neanche suoi contatti.

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