Massoneria, «non ci risultano inchieste che riguardino il nostro agriturismo»

Riceviamo e pubblichiamo:

Al fine di tutelare la nostra immagine, sono doverose alcune precisazioni sull’articolo pubblicato il 17 Febbraio u.s. a firma Paolo Pollichieni, dal titolo “Clan e massoneria, fari puntati su tre logge “spurie”.
1. Non siamo a conoscenza di alcuna inchiesta giudiziaria che riguardi noi o chi frequenta la nostra proprietà; apprendiamo dai media solo di un’operazione conoscitiva sulla massoneria su scala nazionale della commissione parlamentare antimafia, i cui atti sono disponibili al pubblico sul web, e che non ci riguarda minimamente, essendo la nostra un’attività imprenditoriale di natura agricola ed agrituristica;
2. il tempio presente nella nostra proprietà esiste soprattutto per mantenere viva la memoria e la tradizione di nostro padre, che dei più alti e puri ideali massonici ha sempre fatto la propria ragione di vita e il proprio orgoglio; a tal proposito, anche se ci gratifica la descrizione che l’autore fa del locale, in quanto si tratta di un luogo che nostro padre considerava “sacro” per storia, finalità e tradizioni, tuttavia, è evidente che il signor Pollichieni non ha mai visto il posto, o non avrebbe mai potuto descriverlo come un insieme di ambienti riccamente decorati e arredati;
3. tale tempio non è – non è mai stato e non sarà mai – affittato, secondo la volontà di nostro padre; esso, da diversi anni è concesso in uso gratuito ed esclusivo a due logge appartenenti alla Gran Loggia Regolare d’Italia, unica obbedienza italiana – a quanto ci risulta – titolare del riconoscimento della Gran Loggia unita d’Inghilterra e, si presume, custode della più ortodossa tradizione iniziatica. Anche questi dati sono disponibili sul web, sul sito della GLRI;
4. definire B&B per adepti o “grembiulini” la nostra attività è fuorviante: la stagione turistica coincide solo per poche settimane l’anno con le date delle riunioni e molto raramente qualcuno dei partecipanti si trattiene ad alloggiare; e quand’anche così fosse, non si vede dove sia lo scandalo: ci risulta che spesso le riunioni massoniche si svolgano nelle migliori strutture ricettive d’Italia e del resto del mondo, senza che esse vengano definite in questi termini.