Due agguati in pochi minuti nel Torinese, arrestati 4 calabresi
TORINO Un prestito negato di diecimila euro e una sala scommessa sarebbero all’origine dei due agguati per i quali sono scattati quattro arresti: i due fratelli Davide e Francesco Gioffrè, il cugino…

TORINO Un prestito negato di diecimila euro e una sala scommessa sarebbero all’origine dei due agguati per i quali sono scattati quattro arresti: i due fratelli Davide e Francesco Gioffrè, il cugino Domenico e Antonio Guerra. Tutti di origine calabrese, residenti nel Torinese e e gestori di autolavaggi tra Settimo e Chivasso. Le due sparatorie vennero commesse lo scorso 13 ottobre, a quindici minuti di distanza uno dell’altra, per affermare – dicono gli investigatori – il proprio potere criminale. La prima, alle 17.30, a Rondissone. La seconda, alle 17.45, a Chivasso.
Secondo la ricostruzione dell’accusa, a fare fuoco, a bordo di una Mercedes classe A, c’erano i due fratelli Gioffrè, il cugino e Antonio Guerra. A Rondissone spararono due colpi contro Rocco Morano, 54enne di Torrazza Piemonte, per una questione di natura economica. Morano, infatti, avrebbe negato loro un prestito di circa diecimila euro. A Chivasso, invece, colpirono Bruno Lazzaro, 28enne di Volpiano, ritenuto colpevole di non frequentare da tempo la sala scommesse di Chivasso, gestita dalla famiglia Gioffrè.
Una mancanza di rispetto che, per gli aggressori, doveva essere punita. Le vittime non hanno rilasciato dichiarazioni agli investigatori e non hanno collaborato alle indagini. I carabinieri di Chivasso sono riusciti a ricostruire la vicenda grazie ai filmati delle telecamere di videosorveglianza e alle intercettazioni telefoniche e ambientali.