ROMA Leo Caridi, di 56 anni, reggente della ‘ndrina Caridi-Borghetto-Zindato di Reggio Calabria è stato arrestato in Svizzera e verrà estradato a Roma. Ricercato per associazione a delinquere di stampo mafioso, Caridi, venne arrestato nel 2011 a seguito dell’operazione “Alta Tensione 2” insieme ad alcune altre persone fra le quali Giuseppe Plutino, consigliere comunale Pdl di Reggio Calabria, considerato il referente politico delle famiglie.
L’inchiesta scaturì dalle dichiarazione dei pentiti Munaò e Moio e consentì di svelare delle collusioni fra politici e ‘ndrine calabresi. Dopo circa due anni, fra il 2013 e il 2014, il cinquantaseienne scomparve riparando in Svizzera perché, a dire del suo avvocato, «sfiduciato dalla giustizia italiana».
Caridi è stato localizzato in Svizzera grazie al lavoro di indagine della Squadra mobile reggina e del Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia – Interpol Rome della Direzione centrale polizia criminale che lo accompagneranno all’aeroporto di Fiumicino.
Dall’attività investigativa condotta nell’inchiesta “Alta tensione 2” era emerso che la cosca Caridi, di cui Leo era ritenuto il reggente, aveva il completo controllo delle attività estorsive, accompagnate da danneggiamenti e intimidazioni, poste in essere nei confronti di commercianti dei quartieri Ciccarello, Modena e San Giorgio Extra di Reggio Calabria.
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