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Tredicenne morto in ospedale, assolto il primario

COSENZA La Corte di Appello di Catanzaro ha assolto Domenico Sperlì, primario del reparto di Pediatria dell’ospedale “Annunziata”. Sperlì (difeso dall’avvocato Pierluigi Pugliese) era stato imputato…

Pubblicato il: 03/04/2017 – 18:02
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Tredicenne morto in ospedale, assolto il primario

COSENZA La Corte di Appello di Catanzaro ha assolto Domenico Sperlì, primario del reparto di Pediatria dell’ospedale “Annunziata”. Sperlì (difeso dall’avvocato Pierluigi Pugliese) era stato imputato, assieme ad alcuni colleghi, per la morte di Romano Marino, il bambino di 13 anni deceduto nel nosocomio bruzio nel 2010. Il piccolo era affetto dalla Sindrome da attivazione macrofagica, una malattia autoimmune sottostimata che ha un’incidenza di 1 a 50.000 come la più conosciuta Sla.
Il 22 giugno del 2015 il giudice del Tribunale di Cosenza Manuela Gallo aveva assolto tutti gli imputati. Ma la Procura aveva fatto ricorso in Appello solo per la posizione di Sperlì. Per l’accusa, i sanitari avrebbero perso tempo utile per avviare le cure necessarie al bambino.
Il pubblico ministero Antonio Bruno Tridico aveva chiesto la condanna a un anno di reclusione per Sperlì e l’assoluzione per gli altri imputati, che sono medici del reparto: Marianna Neri, Clementina Rossi, Rosanna Camodeca, Rosaria De Marco e Vittoria Greco. Nella sua requisitoria, il pm aveva motivato la richiesta di assoluzione perché Sperlì ha ribadito che ogni azione è stata fatta nell’assoluto rispetto delle regole ma sempre su sua direttiva, ribadendo – però – di aver fatto di tutto per salvare il ragazzino.
Secondo la pubblica accusa, invece, non avrebbe capito in tempo che cosa avesse il 13enne e non si sarebbe agito tempestivamente. Ma la Corte di Appello ha rigettato il ricorso della Procura su Sperlì confermando la sentenza di assoluzione emessa in primo grado.

Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it

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