SPEZZANO ALBANESE Inquinamento, disastro ambientale e danneggiamento. Sono questi alcuni dei reati contestati a quattro persone tra amministratori, tecnici e imprenditori che gestiscono il depuratore comunale di Spezzano Albanese.
Secondo quanto accertato dai carabinieri Forestali di Castrovillari in collaborazione con i militari Parco di Cerchiara, sarebbero emersi diverse irregolarità nel funzionamento dell’impianto in località “Infascinato”.
In particolare i carabinieri, su delega della Procura della Repubblica di Castrovillari, avrebbero riscontrato queste anomalie nel corso di attività di controllo del depuratore già sequestrato nel 2015 dalla Capitaneria di Porto di Corigliano Calabro nel 2015. Tra le irregolarità riscontrate dagli inquirenti, sarebbe stato accertato che i liquami venivano sversati attraverso un tubo direttamente nel canale di scolo per poi confluire nel fiume Coscile senza le dovute procedure di depurazione. Inoltre a seguito di analisi su campioni prelevati da parte dei tecnici dell’Arpacal sarebbero emersi valori nettamente superiori alle tabelle previste per legge. Da qui la denuncia dei quattro. Per gli indagati, gli inquirenti, hanno ipotizzato i reati di reiterato danneggiamento, getto pericoloso di cose, distruzione o deturpamento di bellezze naturali, opere eseguite in assenza di autorizzazione o in difformità da esse, scarico non autorizzato, nonché i reati di inquinamento e disastro ambientale.
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