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Decreto assunzioni, asse Urbani-Fatarella

ROMA Reset. Si riparte daccapo sul contestato decreto assunzioni nella sanità calabresi. A Roma intendono imprimere una nuova impostazione rispetto a quella messa a punto – e contestata dai ministe…

Pubblicato il: 19/04/2017 – 15:14
Decreto assunzioni, asse Urbani-Fatarella

ROMA Reset. Si riparte daccapo sul contestato decreto assunzioni nella sanità calabresi. A Roma intendono imprimere una nuova impostazione rispetto a quella messa a punto – e contestata dai ministeri – dal commissario Massimo Scura. Se la nuova linea avrà successo lo si capirà a breve. La novità delle ultime ore riguarda l’intesa raggiunta tra i tecnici dei ministeri della Salute e dell’Economia e il dipartimento Sanità della Regione Calabria. Si lavora, dunque, a una riformulazione del decreto finito nell’occhio del ciclone, da sottoporre alla struttura commissariale. 
La prima versione, che il dipartimento Sanità non ha mai pubblicato sul sito istituzionale della Regione, non contemplava la firma del subcommissario Andrea Urbani ed è stata rimandata indietro con una serie di osservazioni tecniche dal “Tavolo Adduce” dopo che Scura aveva provato a forzare la mano. Urbani, fresco di promozione a dg della programmazione del ministero della Salute, non ha mai fatto mistero di non condividere il testo originario. Una forte presa di posizione, la sua, che ha segnato una spaccatura nella struttura posta a capo della sanità calabrese. 
Il sub-commissario avrebbe ribadito le sue perplessità anche nella giornata odierna, quando nella Capitale ha incontrato il dg della Regione Riccardo Fatarella. I due, insomma, si sarebbero detti d’accordo, e con loro anche gli altri tecnici dei ministeri che sovrintendono al Piano di rientro calabrese, a lavorare per una nuova versione del decreto che sblocca le assunzioni nelle Aziende sanitarie e ospedaliere. Gli sforzi saranno principalmente concentrati per convincere i burocrati dei due dicasteri a confermare il numero di nuovi ingressi (circa seicento) nelle piante organiche delle strutture sanitarie di questa regione. In dettaglio, nell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza era stata autorizzata l’assunzione di 101 figure, altre 50 in quella di Crotone, 37 nell’Asp di Catanzaro, 50 in quella di Vibo Valentia e 32 nell’Azienda sanitaria di Reggio Calabria. Inoltre, nell’Azienda ospedaliera di Cosenza erano state autorizzate 66 assunzioni, 143 in quella “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro, 38 nella “Mater Domini” di Catanzaro e 75 in quella di Reggio Calabria. 
La svolta segue settimane di impasse, condite da uno scambio di pesanti accuse tra Scura e Fatarella e che ha portato la Guardia di finanza ad acquisire gli atti relativi al decreto 50 adottato dal commissario. L’iniziativa delle Fiamme gialle è, con ogni probabilità, da mettere in relazione all’esposto-denuncia che Scura ha presentato il 16 marzo alla Procura di Catanzaro, cioè tre giorni dopo l’adozione del provvedimento “contestato” e trascorso il tempo limite entro il quale, in genere, il dipartimento pubblica gli atti adottati anche in relazione agli obblighi di trasparenza delle pubbliche amministrazioni. Che questa sia davvero la volta buona?

Antonio Ricchio
a.ricchio@corrierecal.it

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