Non è certamente per il Bene Comune, se una maggioranza zoppa ha necessità dell’ausilio di un bastone per ciechi per continuare a vivere e governare una Città allo sbando. Né lo è, se un consigliere eletto all’opposizione si offre spontaneamente (?) come supporto per approvare un bilancio comunale che, fra l’altro, contempla un aumento di circa tre milioni di euro sul capitolato destinato alla nettezza urbana. Ma lo sarebbe se – per onestà e finalmente – si facesse ricorso all’aritmetica basilare per contare le reali composizioni fra i banchi del consiglio comunale. Ci si renderebbe conto che il sindaco Scionti continua a NON avere i numeri per amministrare e che, continuando a sperare, di volta in volta, sulla disponibilità del consigliere Sposato – al momento consigliere di opposizione, almeno sulla carta – offende il mandato dei Taurianovesi e la dignità del Civico Consesso! Meglio sarebbe se il sindaco correggesse il bando relativo alla gara d’appalto del servizio di nettezza urbana, riportando le somme destinate ad un totale ragionevole e consono alle disponibilità delle casse comunali. Infatti, ad una attenta lettura della determina relativa alla gara d’appalto, si evince un aumento del servizio pari a circa seicentomila euro annui – e per cinque anni – per il totale di circa tre milioni. Tutti gravanti sulle casse del Comune. Non è pensabile che i cittadini debbano farsi carico di ulteriori debiti, oltre quelli già esistenti; peraltro per un servizio che, a detta del sindaco stesso, è fiore all’occhiello di questa Città, tanto da aver portato la stessa ad essere premiata pubblicamente e a livello nazionale. Delle due, l’una: o il premio era farlocco, o l’aumento delle spese è assolutamente inutile.
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