Morto il filosofo Karl-Otto Apel, "laureato" all'Unical
ROMA È morto ieri nella sua casa a Niedernhausen in Germania il filosofo Karl-Otto Apel, 95 anni. Ritenuto tra i filosofi contemporanei, aveva tra i suoi interessi principali il linguaggio, ripensato…

ROMA È morto ieri nella sua casa a Niedernhausen in Germania il filosofo Karl-Otto Apel, 95 anni. Ritenuto tra i filosofi contemporanei, aveva tra i suoi interessi principali il linguaggio, ripensato alla luce della tradizione ermeneutico-esistenzialistica. Agli inizi di marzo era uscito in Germania il suo ultimo libro Transzendentale Reflexion und Geschichte. Nato a Duesseldorf nel 1922, ha insegnato nelle università di Kiel, Saarbruecken e infine nell’Università Goethe di Francoforte in cui è stato professore emerito dal 1990. Più volte visiting professor in molte università americane e europee, è stato insignito di innumerevoli riconoscimenti e ha ricevuto molte lauree honoris causa. Nel 2015 l’Università della Calabria gliene ha conferito una in Scienze della Formazione Primaria. Tra le sue opere tradotte in italiano, Comunità e comunicazione (1977) L’idea di lingua nella tradizione dell’umanesimo da Dante a Vico (1975) Etica della comunicazione (1992), Discorso, verità responsabilita’ (1997). «A lui – dice Michele Borrelli, presidente del Centro filosofico internazionale Karl-Otto Apel – va il merito di aver fondato un nuovo indirizzo di pensiero, la pragmatica trascendentale, portando all’ultima conseguenza la fondazione dell’etica del discorso».