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Il governo apre le porte a cinquemila precari calabresi

ROMA Se non è una certezza è molto più che una speranza. Gli ultimi due decreti attuativi alla riforma della pubblica amministrazione approvati oggi dal Consiglio dei ministri potrebbero regalare u…

Pubblicato il: 19/05/2017 – 14:17
Il governo apre le porte a cinquemila precari calabresi

ROMA Se non è una certezza è molto più che una speranza. Gli ultimi due decreti attuativi alla riforma della pubblica amministrazione approvati oggi dal Consiglio dei ministri potrebbero regalare un futuro meno incerto per i circa cinquemila ex lsu-lpu calabresi. Per loro ci saranno più chance di stabilizzazione. Saranno assunti nel 2018-2020 quanti hanno lavorato almeno tre anni degli ultimi otto anche in più di un’amministrazione. Il requisito dei tre anni potrà essere maturato non più entro la data di pubblicazione del decreto (cioè 28 agosto 2015), ma entro il 31 dicembre 2017. L’assunzione sarà diretta per chi ha già superato un concorso e possibile anche in amministrazioni diverse da quelle di appartenenza. Gli altri dovranno partecipare ai bandi, potendo però contare su una riserva della metà dei posti messi a concorso. «Superiamo il precariato e il cattivo reclutamento ereditato», ribadisce la ministra Marianna Madia. Ora «abbiamo bisogno di riaprire le assunzioni nel pubblico impiego, far entrare i giovani ma non di qualunque professionalità, di quelle che servono, per far arrivare servizi ai cittadini».
Il provvedimento varato dal Cdm fa esultare la deputata del Pd Enza Bruno Bossio: «La decisione assunta oggi prefigura una più sicura prospettiva di vita a circa 5000 famiglie calabresi. Nel provvedimento approvato oggi, infatti, viene riconosciuto anche ai lavoratori ex lsu-lpu della Calabria il diritto di poter transitare da una condizione di precarietà permanente ad una stabilizzazione definitiva. La norma approvata oggi è il compimento del percorso che abbiamo tenacemente e testardamente voluto intraprendere come deputazione calabrese del Pd sin dal momento in cui riuscimmo a far approvare il comma 207 della legge 147/2013, e con il forte impegno espresso sin dai primi giorni del suo insediamento dal presidente della Regione Calabria Mario Oliverio. Come Pd – conclude Bruno Bossio – attiveremo sin da subito un ampio confronto con i lavoratori, con le organizzazioni sindacali e con le istituzioni locali per approfondire e verificare nel dettaglio i tempi e le modalità di attuazione della norma emanata dal governo». 
«Il piano di stabilizzazione dei precari della Pubblica amministrazione, approvato dal Consiglio dei ministri, rappresenta un importante strumento normativo – afferma il segretario regionale Pd Ernesto Magorno –per dare a migliaia di lavoratori un orizzonte professionale e quindi umano finalmente certo e ancorato a solide basi. Questo è vero ed assume ancora più valore in Calabria, regione per la quale è stato riconosciuto il diritto alla stabilizzazione anche del bacino di Lsu e Lpu. Siamo di fronte a una svolta decisiva per 5mila famiglie, costrette a vivere ogni rinnovo di contratto con affanno, patimenti e proteste. Grazie al provvedimento del Governo, invece, frutto di un certosino e paziente lavoro politico messo in campo dalla deputazione calabrese del Partito democratico e dal presidente della Regione, Mario Oliverio, oggi la prospettiva di vita per questa storica fetta di precariato calabrese assume una nuova e positiva luce. Ciò è la dimostrazione – conclude Magorno – che il sano lavoro di squadra, la doverosa attenzione ai temi del lavoro e della dignità delle persone trovano il giusto sbocco istituzionale e adeguate soluzioni anche alle problematiche più complesse e impegnative».

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