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Grandi numeri per la Neonatologia a Cosenza

COSENZA Il direttore del Dipartimento Materno-Infantile e dell’Uoc Neonatologia e Tin dell’Azienda ospedaliera di Cosenza Gianfranco Scarpelli ha partecipato a Milano in qualità di presidente della S…

Pubblicato il: 22/05/2017 – 13:37
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Grandi numeri per la Neonatologia a Cosenza

COSENZA Il direttore del Dipartimento Materno-Infantile e dell’Uoc Neonatologia e Tin dell’Azienda ospedaliera di Cosenza Gianfranco Scarpelli ha partecipato a Milano in qualità di presidente della Società Italiana di Neonatologia Regione Calabria alla riunione di tutti i presidenti regionali. Nel  corso  della riunione  è stata valutata l’attività di tutti i Centri di Neonatologia nell’Anno 2016 e in particolare l’Uoc Neonatologia e Tin dell’Azienda ospedaliera di Cosenza è risultata l’Unità operativa, sulla base dei posti petto, con la migliore performance avendo avuto una produzione di circa 8 milioni di euro con il più elevato numero di ricoveri di neonati con patologie di particolare complessità provenienti da tutta la Calabria. Lo ha annunciato lo stesso Scarpelli in un comunicato stampa.
Sicuramente un grande risultato che premia gli investimenti in termini di  nuovo personale e attrezzature tecnologiche fatti dalla direzione generale  (Achille  Gentile – direttore generale –; Mario Veltri – direttore  sanitario e Sergio Diego – direttore amministrativo).
Inoltre  fortemente apprezzata dal presidente nazionale Mauro Stronati è stata l’attivazione solo e soltanto nella Provincia di Cosenza per la Regione Calabria del Servizio di Trasporto in Emergenza del Neonato (Sten). È stato lanciato nel corso della riunione un forte allarme circa il grave  problema degli screening neonatali.
Infatti, nonostante dal 15 settembre 2016 lo Screening metabolico  allargato gratuito per tutti i neonati è legge nazionale, ancora nulla è cambiato nell’offerta delle Regioni. Gli ultimi dati forniti dal ministero della Salute dimostrano che solo la metà (50,3%) dei neonati ha accesso gratuito a questo semplice test, mentre gli altri neonati rischiano di non avere la diagnosi precoce e patirne le conseguenze.
«La Regione Calabria è tra le Regioni che non hanno attivato lo screening metabolico allargato e certamente ci impegneremo come Società italiana di Neonatologia a non permettere altri ritardi, ognuno deve fare bene e velocemente la sua parte», ha detto Scarpelli, «certamente questo è il più bel regalo che la Regione Calabria può fare alle mamme e a tutti i bambini  calabresi».
Scarpelli esprime «particolare soddisfazione per i risultati raggiunti nell’ambito del dipartimento Materno-Infantile dell’Azienda ospedaliera di Cosenza in termini di prestazioni sanitarie offerte e risoluzione di gravi problematiche neonatali. I risultati sono stati ottenuti grazie ad un importante Lavoro sinergico di equipe svolto in stretta collaborazione tra le Unità Operative di Neonatologia, di Chirurgia Pediatrica, di Ostetricia e Ginecologia».

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