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Sequestri per 1,7 milioni di euro ai clan Crea e Bellocco

REGGIO CALABRIA Beni per 200mila euro sequestrati alla cosca Crea operante nella piana di Gioia Tauro e una lussuosa villa in provincia di Mantova, del valore di 1,5 milioni di euro confiscata al c…

Pubblicato il: 31/05/2017 – 10:58
Sequestri per 1,7 milioni di euro ai clan Crea e Bellocco

REGGIO CALABRIA Beni per 200mila euro sequestrati alla cosca Crea operante nella piana di Gioia Tauro e una lussuosa villa in provincia di Mantova, del valore di 1,5 milioni di euro confiscata al clan Bellocco di Rosarno. È il bilancio di due distinti provvedimenti emessi dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria ed eseguiti dalla Polizia di Stato. Destinatario del primo provvedimento è Girolamo Cutrì, 61 anni, indicato come esponente di spicco della cosca Crea, operante a Rizziconi, già detenuto. Cutrì era stato arrestato dalla locale Squadra mobile nel maggio 2014 in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Reggio nell’ambito dell’operazione “Deus”, coordinata dalla Dda reggina, che ha coinvolto 16 esponenti della cosca ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione aggravata, intestazione fittizia di beni e truffa alla Comunità Europea. In particolare, l’attività investigativa aveva evidenziato l’assoluta egemonia della cosca Crea, esplicata sul territorio come una vera e propria “signoria”, sia nell’esercizio delle tradizionali attività criminali che nel totale condizionamento della vita pubblica, tanto da determinare, nel 2011, lo scioglimento del consiglio comunale di Rizziconi.
Il secondo provvedimento ha invece riguardato i beni di Carlo Antonio Longo, 53 anni, di Galatro, pure detenuto, esponente della “famiglia” Bellocco. Longo era stato arrestato nel maggio 2012 nell’ambito dell’operazione “Tramonto”, frutto di un lavoro congiunto della Dda di Reggio, della Procura di Palmi e della Procura Federale della Svizzera a carico di 23 esponenti della cosca Bellocco, ritenuti responsabili di associazione per delinquere di stampo mafioso, riciclaggio, intestazione fittizia di beni, estorsioni connesse ai lavori di ammodernamento della A3. L’operazione “Tramonto”, oltre a confermare la pervasività della cosca nei settori tradizionali delle armi, della droga e delle estorsioni, ha fatto luce sugli investimenti nell’Italia settentrionale, culminati nell’assunzione del controllo di una importante realtà imprenditoriale dell’hinterland milanese, con varie sedi secondarie, titolare di importanti commesse da parte di prestigiosi operatori del settore dei servizi televisivi e telefonici (tra cui Sky Italia, Vodafone, Wind, R.T.I.). 

 

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