Ultimo aggiornamento alle 0:06
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

«A San Ferdinando un’altra estate con il mare sporco»

SAN FERDINANDO Continuano le proteste del “Comitato 7 agosto” di San Ferdinando, che questa mattina hanno posto  degli striscioni di protesta per la mancata bonifica dei fiumi e per il mare che con…

Pubblicato il: 10/07/2017 – 16:18
«A San Ferdinando un’altra estate con il mare sporco»

SAN FERDINANDO Continuano le proteste del “Comitato 7 agosto” di San Ferdinando, che questa mattina hanno posto  degli striscioni di protesta per la mancata bonifica dei fiumi e per il mare che continua ad essere nuovamente sporco «Siamo arrivati al 10 di luglio e ci ritroviamo ancora una volta a combattere con i problemi di sempre – si legge in una nota del comitato -: mare “colorato”, bonifica dei fiumi non eseguita e filtri drenanti anti-inquinamento del Mesima non installati. Eppure molte associazioni della costa Tirrenica reggina e vibonese da mesi denunciano lo stato di lassismo della Regione che continua a fare annunci senza poi prendere provvedimenti». «Il “Comitato 7 agosto” si è stancato ma non si arrende – prosegue la nota -. Oggi abbiamo posizionato due striscioni per rendere edotti tutti che un’altra estate sta passando senza una risoluzione definitiva delle piaghe ambientali che attanagliano questo territorio. Da gennaio solo promesse e zero fatti, il governatore Oliverio, l’assessore all’Ambiente Rizzo e il super dirigente Pallaria che fanno? Hanno intenzione di prendere ancora tempo? La stagione è entrata nel vivo e non vorremmo tornare a dover organizzare proteste di piazza. Le soluzioni tampone non servono più così come gli annunci». «Da giorni registriamo un mare “colorato”. Quando verde, quando marrone. Qualche volta limpido. Ci viene ripetuto che si tratta di fioritura algale ma nessuno spiega che cosa si farà. E sul Mesima, che in questa stagione di siccità si presenta alla foce quasi in secca, non è stato fatto nulla. Gli anni scorsi tanti soldi sono stati spesi per la chiusura della foce attraverso una diga artificiale mobile. Quest’anno dovrebbero essere installati questi filtri drenanti ma ad oggi nulla. E quando si inizierà sarà troppo tardi – concludono -. Non ci stancheremo di denunciare questo stato di cose. Anche da soli. Basta. La Regione batta un colpo».

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del mare 6/G, S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x