Voto di scambio, tornano liberi Socievole e La Rupa

AMANTEA Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha rimesso in libertà l’ex consigliere comunale di maggioranza di Amantea Marcello Socievole, di 53 anni – eletto nella consultazione tenutasi lo scorso 11 giugno nella lista guidata dall’attuale sindaco Mario Pizzino – e l’ex consigliere regionale Franco La Rupa, di 61 anni. I due erano stati arrestati due settimane fa, su richiesta della Procura di Paola, perché ritenuti responsabili di voto di scambio e tentata estorsione in concorso e, il consigliere comunale, anche di tentata violenza privata.
L’attività investigativa, svolta dai militari dell’Arma e coordinata dal procuratore di Paola Pierpaolo Bruni e dal sostituto Anna Chiara Fasano, ha fatto emergere come le persone coinvolte, nel corso della campagna elettorale per le elezioni dello scorso giugno che ha portato all’elezione del sindaco e del consiglio comunale di Amantea, abbiano secondo l’accusa esercitato pressioni, il primo quale candidato poi eletto e il secondo come sostenitore della relativa coalizione elettorale, nei confronti di un soggetto al fine di indurre la sua fidanzata e la famiglia della stessa a votare per il consigliere comunale arrestato con la minaccia che altrimenti a quest’ultima non sarebbe stato rinnovato il contratto di lavoro a termine presso la scuola materna gestita dal comune di Amantea attraverso una cooperativa. Al solo consigliere comunale arrestato, inoltre, viene contestato l’aver prospettato l’avvio di una ingiusta azione giudiziaria ai genitori della suddetta e ciò per impedire la divulgazione della registrazione del colloquio nel corso del quale erano state profferite le minacce.
Il Tdl ha accolto la richiesta di scarcerazione presentata dagli avvocati Nicola Carratelli e Ivonne Posteraro (difensori di Socievole) che mercoledì avevano depositato davanti al Riesame una memoria difensiva e le dimissioni di Socievole da consigliere comunale. E ha accolto anche il ricorso che riguardava La Rupa, difeso dall’avvocato Gregorio Barba.

Mirella Molinaro
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