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San Ferdinando, nel campo si prega dopo la tragedia

SAN FERDINANDO La notte è trascorsa tranquilla e non si sono registrate tensioni a San Ferdinando sia nella tensostruttura allestita dalla Protezione civile calabrese che nel capannone, dove sono sta…

Pubblicato il: 28/01/2018 – 10:56
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San Ferdinando, nel campo si prega dopo la tragedia

SAN FERDINANDO La notte è trascorsa tranquilla e non si sono registrate tensioni a San Ferdinando sia nella tensostruttura allestita dalla Protezione civile calabrese che nel capannone, dove sono stati accolti centinaia di migranti rimasti senza riparo, e anche nelle baracche della tendopoli rimaste integre dopo l’incendio che ha distrutto circa 200 ricoveri provocando la morte di Becky Moses, una donna nigeriana di 26 anni, e il ferimento di altre due persone. La cucina da campo, allestita per assicurare un pasto caldo a 500-800 persone, è già in attività.
Nel centro della baraccopoli interessata dal rogo, tra cenere e pali anneriti, si nota la presenza di alcuni migranti al lavoro per riparare gli alloggi di fortuna. Altri si aggirano tra le macerie alla ricerca di qualche effetto personale recuperabile. In mattinata in una baracca adibita a Chiesa dell’Unione africana, ma utilizzata anche dai musulmani e dalle altre confessioni religiose, si è tenuta una preghiera comune in memoria della donna morta nel rogo. 

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