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Bruno: «Il trasferimento dei dirigenti scolastici è un danno»

CATANZARO «Davanti all’inaspettato trasferimento di sei dirigenti scolastici nel bel mezzo dell’anno scolastico, con scrutini in corso, non possiamo che comprendere il disagio e il profondo senso di…

Pubblicato il: 14/02/2018 – 11:49
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Bruno: «Il trasferimento dei dirigenti scolastici è un danno»

CATANZARO «Davanti all’inaspettato trasferimento di sei dirigenti scolastici nel bel mezzo dell’anno scolastico, con scrutini in corso, non possiamo che comprendere il disagio e il profondo senso di destabilizzazione di studenti, docenti, personale Ata e genitori, esprimendo loro vicinanza e solidarietà». È quanto afferma, in una nota, il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, in merito al trasferimento di sei dirigenti scolastici che ha suscitato la mobilitazione di studenti e docenti in questi giorni. «Il presidente Bruno – si legge ancora nella nota – ha anche chiesto l’interessamento degli organi competenti, scrivendo una lettera all’Ufficio scolastico provinciale, all’Ufficio scolastico regionale e al Miur». 
«Il ritorno dei dirigenti scolastici nelle sedi indicate e, quindi, il rallentamento di ogni percorso didattico e organizzativo avviato – afferma ancora Bruno – potrebbe vanificare la programmazione della rete scolastica provinciale approvata nel recente Piano di dimensionamento scolastico. Una rideterminazione impiantata tenendo conto delle esigenze degli studenti e delle loro famiglie, delle istanze dei territorio su piani didattici concordati proprio con i dirigenti scolastici trasferiti, in un continuo proficuo confronto». 
«L’esito di questo attento e certosino lavoro – aggiunge il presidente della Provincia -, confluito anche nell’avvio di nuovi indirizzi e percorsi formativi innovativi, potrebbe essere vanificato dall’interruzione di questi rapporti che nel corso del tempo si sono consolidati e hanno prodotto la salvaguardia della continuità didattica, oltre che destabilizzare gli studenti e i loro docenti».
«Non possiamo, quindi, che esprimere preoccupazione per quanto accaduto – conclude Bruno – e nello stesso tempo auspicare che si trovi una giusta sintesi tra le motivazioni legittime di opportunità che hanno determinato i fatti, e il buon senso nell’interesse degli studenti e del loro diritto ad esercitare il diritto allo studio in maniera serena e proficua».

 

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