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I fondi pensione per rilanciare l’economia. Anche in Calabria

RENDE I fondi pensione come strumento di rilancio dell’economia reale e opportunità concreta per far ripartire il tessuto produttivo locale, valorizzare le risorse giovanili e investire sulle potenzi…

Pubblicato il: 27/02/2018 – 12:21
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I fondi pensione per rilanciare l’economia. Anche in Calabria

RENDE I fondi pensione come strumento di rilancio dell’economia reale e opportunità concreta per far ripartire il tessuto produttivo locale, valorizzare le risorse giovanili e investire sulle potenzialità del territorio. Sono questi gli indirizzi operativi emersi nel corso del workshop ospitato dall’Università della Calabria.
All’incontro dal titolo, emblematico, “I soldi di chi lavora a chi vuole lavorare”, hanno preso parte Paolo Naccarato, già vicepresidente della commissione parlamentare di Vigilanza sulla Cassa depositi e prestiti e candidato alla Camera con Forza Italia (collegio uninominale di Cosenza), il professor Alessandro Varrenti, dell’Università “Gabriele D’Annunzio” di Pescara, Francesco Napoli, vicepresidente nazionale di Confapi, Gabriele Cappellini, già Ceo del Fondo Italiano d’Investimento Sgr, Luigino Filice, prorettore Unical, Giampiero Barbuto, responsabile internazionalizzazione Unical e Pasquale Mazzuca, vicepresidente nazionale della Cassa Enplacl.
I fondi pensione rappresentano una grande opportunità per le imprese. Di questo si è detto convinto il professore Varrenti, secondo cui «sarebbe sufficiente replicare quello che già avviene in molti Paesi vicini a noi, come la Francia e la Germania. In questa direzione abbiamo pensato a un fondo che investa in cultura e turismo, ovvero su due asset strategici qui in Calabria. Gli investitori internazionali non investono volentieri in Italia, men che meno a sud di Roma. Quindi se un fondo non lo facciamo da noi, è sicuro che nessun altro lo farà. Bastano invece poche adesioni per arrivare a 4 miliardi da investire in cultura e turismo. È una cifra mostruosa, enorme che chissà cosa potrebbe fare anche per questa regione se messa in circolo nei limiti consentiti dalla normativa».
Le risorse derivanti da casse previdenziali e fondi pensione italiani potrebbero immettere nel sistema economico reale fino a 20 miliardi di euro. Per questo, ha rimarcato Cappellini, «si tratta di un’opportunità da cogliere al volo. Il sistema dei Fondi pensione ha fatto grandi le economie del Nord Europa e negli Stati Uniti è uno strumento conosciuto sin dalla prima guerra mondiale. In Italia viene percepito come qualcosa di nuovo ma in realtà è una via percorribile se vogliamo seguire un modello di sviluppo che è già qualcosa di consolidato in tutto il mondo».
Nel corso del workshop (che ha visto la partecipazione di studenti universitari, imprenditori, professionisti e associazioni di categoria del territorio cosentino), sono intervenuti il prorettore dell’Unical, Luigino Filice, il responsabile internazionalizzazione dell’Ateneo, Giampiero Barbuto e il vicepresidente nazionale Enplacl, Pasquale Mazzuca. Tutti concordi nel ribadire la centralità di queste forme di investimento nelle dinamiche di crescita e sviluppo del territorio e la loro importanza per le pmi e le startup specie nei settori del turismo e della sostenibilità ambientale.
Sul tema dell’accesso al credito si è poi soffermato Napoli, ricordando che tale aspetto «è di vitale importanza per le imprese. Bisogna individuare sistemi alternativi ai finanziamenti delle banche perché quest’ultime hanno abbandonato l’idea di sostenere le pmi. Da questo punto di vista, aspettare un miracoloso risveglio economico – ha concluso Napoli – non è saggio. Occorre invece attrezzarsi e fare qualcosa con un sistema che in Italia è nuovo, ma non lo è nel resto del mondo».
In chiusura dei lavori, Naccarato ha espresso l’auspicio che il tavolo programmatico possa sviluppare, nelle prossime settimane, una proficua attività di confronto e proposta. «Oggi – ha evidenziato – è stata messa una prima pietra nel quadro di un più ampio percorso che deve proseguire. I partner coinvolti in questo progetto, ovvero l’Unical, esperti di alto profilo come Varrenti e Cappellini, le organizzazioni di categoria e gli stessi studenti, possono rendersi protagonisti di una pagina importante per questa regione e che possiamo definire come una vera e propria “opportunità Calabria”. Questo è l’obiettivo di questa iniziativa, vogliamo creare condizioni per stimolare risorse aggiuntive a favore dell’occupazione e dello sviluppo».

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