MONOPOLI | L’impero (sequestrato) di Surace e Giordano – VIDEO

REGGIO CALABRIA Il dato storico è confortato dalle indagini: la commistione di interessi tra mafia ed imprenditoria, che sovente si alimentano e rafforzano vicendevolmente, avvelena il tessuto sociale ed economico. E “Monopoli” – si chiama così l’inchiesta della Dda di Reggio Calabria che ha portato al fermo di quattro imprenditori – ha portato alla luce ulteriori esempi di imprese “mafiose” che hanno imposto al territorio un monopolio di fatto, inquinando il libero mercato ed impedendo agli imprenditori sprovvisti di sponsor mafiosi di competere in condizioni di parità.
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L’inizio delle indagini è segnato dalla dichiarazioni, tutte concordanti, di tre collaboratori di giustizia riguardo agli imprenditori reggini Michele Surace e Andrea Giordano, recentemente coinvolti anche nell’operazione “Martingala” in quanto indagati in concorso per auto-riciclaggio ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. 
Gli approfondimenti investigativi svolti dai Carabinieri hanno permesso di ripercorrere le fortune del duo imprenditoriale Surace-Giordano, che hanno preso il via dall’edilizia residenziale: verso la fine degli anni 90 realizzano il complesso residenziale “Mary Park”, fabbricato che ospiterà i locali dell’unica sala bingo cittadina e numerose villette a schiera, in cui era stata riservata la disponibilità di un appartamento a Giuseppe Tegano, fratello del boss Giovanni Tegano.

È questa vicinanza. secondo i magistrati antimafia, che garantisce agli imprenditori il successo. Surace e Giordano sarebbero divenuti nel tempo un tassello fondamentale del sistema di riciclaggio e reinvestimento dei proventi illeciti della “famiglia”. Ma proprio per non far emergere il ruolo del clan, i due avrebbero avviato una serie di manovre societarie funzionali a schermare la reale titolarità delle loro imprese a loro riferibili, per sottrarle ad eventuali aggressioni patrimoniali.
A partire dal 2016 le imprese edili e immobiliari diventano: “Essegi Costruzioni s.r.l.” e “G.G. Edilizia” (fittiziamente intestate ai figli di Andrea Giordano, Giorgio e Giuseppe), di fatto gestite da Andrea Giordano; “Construction Italy s.r.l.” e “Coedil S.r.l.” (fittiziamente intestate a Demetrio Modafferi, Giuseppe Surace, Gaetano Hermann Murdica, rispettivamente cognato, figlio e genero di Michele Surace) il cui dominus è Michele Surace.

IL SEQUESTRO Alla luce delle complessive risultanze investigative è stato disposto il sequestro preventivo delle seguenti società – con relativo patrimonio ammontante a circa 50 milioni di euro – riconducibili agli odierni indagati:
1. Michele Surace e Bingo s.r.l. Unipersonale, con sede a Roma;
2. Construction Italy s.r.l., con sede a Roma;
3. Coedil s.r.l., con sede a Reggio Calabria;
4. Essegi s.r.l., con sede a Roma;
5. Impresa Individuale G. G. edilizia di Giordano Giorgio, con sede a Reggio Calabria;
6. Carmelo Ficara s.r.l., con sede a Milano;
7. Reghion Immobilitare s.r.l., con sede a Reggio Calabria;
8. Buy House S.r.l., con sede a Reggio Calabria;
9. Copacabana Village Calabria s.r.l., con sede legale a Reggio;
10. Impresa individuale Ficara Carmelo con sede a Messina;
11. Serena S.r.l. con sede a Reggio Calabria;
12. Gif S.R.L., con sede a Roma;
13. Progettidea S.r.l., con sede a Reggio Calabria;
14. Immobiliare Ge.Su.Fi. S.r.l., con sede a Milano;
15. Impresa individuale Di Lollo Orsola, con sede a Reggio Calabria;
16. Impresa Individuale Surace Giuseppe, con sede a Reggio Calabria.
Inoltre, è stato sequestrato parte del patrimonio personale di Carmelo Ficara consistente in 120 unità immobiliari e 21 terreni.